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Archivio per la categoria ‘petrolio’

Crude Oil – the Supply Outlook

22 Ottobre 2007 Nessun commento

penzoil

I mari possono sommergere, ma gli uomini di carattere resteranno fermi come la riva, Tirukkural

E’ uscito oggi il rapporto della Ludwig-Bolkow-Systemtechnik GmbH per Energy Watch Group sulla produzione mondiale di greggio. Peak oil is Now!

  1. Il picco della produzione è stato raggiunto nel 2006, (vedi post Il secolo delle radici di Baktiari del 26 aprile);
  2. La produzione si dimezza entro il 2030 (al contrario delle previsioni IEA, secondo le quali inizia solo allora).

Se risulterà vero potremo dire che Bernabé nel 1998 aveva stra-ragione…ed anche Campbell! (The end of cheap oil, su Scientific American)

“My forecast is that between 2000 and 2005 the world will be reaching peak production from our known fields, and after that, output will decline.” But demand will keep growing, slowly but inexorably.

Il report Crude Oil The Supply Outlook (pdf 101 pagg).

Vedi sintesi sul Guardian e l’entusiasmo su Petrolio.

Via Energy Crisis.

AGGIORNAMENTO
L’intervista di Franco Bernabé sulla Forbes del 1998, grazie a Frank Galvagno.

Macchine…entropia pura

20 Settembre 2007 Nessun commento

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Foto da Sacred Planet Trust

Voglio, voglio voglio riassumere in sei passaggi una equazione: l’auto è responsabile non solo dell’avvelenamento locale, dell’alienazione dello spazio vitale, ma anche – e soprattutto – dei cambiamenti climatici (il riscaldamento globale).

1) Il Traffico costa 78 miliardi di $ all’economia americana in 4.2 miliardi di ore perse e 2.9 miliardi di galloni di benzina e diesel sprecati, cioè anche 105 milioni di settimane vacanze e 58 petroliere piene.

E’ l’estrema sintesi dello studio del Texas Transportation Institute :

2007 Annual Urban Mobility Report.

(Il sito presenta anche le “risorse” messe in campo per risolvere il problema…)
2) Uniamo questi dati alle asciutte considerazioni di Alan Greenspan:

La guerra in Iraq è per il petrolio;

La guerra in Iraq si poteva evitare con automobili più efficienti.

3) Pensiamo al petrolio a 82 (ormai miseri) dollari al barile…

4) …mentre L’Europa scende dall’auto e l’Italia no! (lo studio del BIPE);

5) Controlliamo I costi della manutenzione dell’auto da Repubblica…o dal sito ACI;
6) e concludiamo con i ricercatori dell’Urban Land Institute americano che uno sviluppo meno auto-dipendente è la chiave per contrastare i cambiamenti climatici (report intero pagg. 160 anche qui).

…quindi:

Auto = Mondo Fritto

Le buone notizie del 26 luglio

26 Luglio 2007 Nessun commento

Aggiorna al Sextidi 26 Messidor 215

15 Luglio 2007 Nessun commento

Si festeggia (è estate) la

La Presa della Bastiglia in bicicletta, da Blogeko

Monsieur Le Brent approccia gli 80$/barile, da AspoItalia (vedi EIA con 77 $/bbl [al 7 luglio])

Rickover’s Dream, Admiral Hyman Rickover speech, da Gail the Actuary (ispirato da Michael Hedges)

LA FARSA DELLE ENERGIE ALTERNATIVE e LA NUOVA 500 FA SCHIFO, da ComeDonChischiotte

La relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas

L’anno 2006 è stato il quarto anno di crescita del prezzo del greggio con una triplicazione delle quotazioni che sono passate da valori attorno a 25 $/barile negli ultimi mesi del 2002 a valori superiori a 75 $/barile per i greggi più pregiati nell’estate del 2006 (Fig. 1.1, punto rosso dell’autore, fonte EIA).

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BP e Shell parlano di fusione

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La notizia è riportata da Seeking Alpha e dal Times of London oggi: BP e Shell avrebbero avviato dei colloqui in merito ad una possibile fusione che genererebbe un gigante da 250 miliardi di UK£ (350 miliardi di €). Ne parlava già Borsainside il 18 maggio..

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I consumi energetici dell’esercito americano

22 Maggio 2007 Nessun commento

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Foto da Fotocommunity

Energy bulletin pubblica un interessante articolo di Sohbet Karbuz sui consumi del settore militare statunitense in 15 punti.

Secondo il proverbio, i fatti sono molti ma la verità è una. La verità è che i militari degli Stati Uniti sono il più grande consumatore di energia nel mondo. Ma l’uomo saggio dice: “non confondere i fatti con la realtà” e la realtà è che neppure il Ministero della Difesa Americano (DoD) conosce precisamente dove e quanta energia consuma.

Questo è il Fatto Zero.

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Il secolo delle radici

26 Aprile 2007 Nessun commento

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Originale in Inglese.

di a.m. Samsam Bakhtiari
(Aprile 2007)

Il ventunesimo secolo è ancora giovane, rimanendo ancora novantatrè anni. Potrebbe quindi sembrare pretenzioso affermare che l’evento del secolo è già passato. Ma sarà felice di assumermene la responsabilità; poiché credo fermamente che il picco della produzione globale di petrolio greggio – comunemente denominato Peak Oil – sia già avvenuto nel 2006 [1] e sarà “L’evento” destinato a dominare la storia del ventunesimo secolo: uno dei quei “Storici Punti di Flessione” [2] che cambiano bruscamente le basi” nel corso della storia del mondo. Non posso prevedere nessun altro “evento” che possa offuscare il Picco del Petrolio. Persino le guerre mondiali che potrebbero scatenarsi in seguito al picco, alimentate dalla penuria generalizzata di risorse. Naturalmente, a meno che l’umanità non decida un suicidio collettivo con l’uso massiccio delle armi di distruzione di massa; ma un tale “evento” significherebbe scrivere la parola “fine” per la maggior parte, se non tutto, il genere umano.

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Transition 1 – L’arrivo del picco del petrolio

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Foto da fotocommunity

Che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che costruiscano un nido. Proverbio Cinese

Interessante puntata di Che tempo che fa ieri 11 marzo: Luca Mercalli ci ha segnalato il contributo di Ali Morteza Samsam Bakhtiari, ex senior adviser della National Iranian Oil Company (NIOC) al Convegno ASPO Italia-1. Bakhtiari è un’autorità in materia di geopolitica del petrolio. Il suo modello di simulazione (WOCAP) si è rivelato il più accurato esistente nel prevedere l’andamento della produzione petrolifera mondiale.

In un recente post avevo menzionato i recenti studi sulla capacità produttiva dell’Arabia Saudita e il contributo del Dr. Bakhtiari fornisce una solida conferma del cambiamento in corso: c’è un Day after Tomorrow del Greggio!

Il 2006 è stato l’anno del picco anche per il mega-giacimento di Ghawar…ed il generale declino dell’8%/anno delle capacità saudite.
PetrolioBlog ci da un resoconto dell’intervento; Ecoalfabeta ci propone un video della conferenza e RadioRadicale l’integrale radio.

Il suo pensiero è riassunto in una recente intervista.

Un tuffo nel deserto Saudita

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L’autorevole The Oil Drum propone una importante analisi sulla produzione petrolifera dell’Arabia Saudita. Con dati molto freschi, o “caldi” secondo i punti di vista, Stuart Staniford sostiene che dalla fine del 2004 il paese è entrato nella fase di declino della produzione di petrolio e non può più svolgere la funzione di regolatore del mercato (“swing producer”). Tale ruolo è stato evidente dal 2002, in una fase in cui le economie, in crescita dopo la crisi del 2001, hanno aumentato la domanda di petrolio.

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Capire “quanto” – I Consumi di Petrolio nel 2006

27 Gennaio 2007 Nessun commento

CMO

Immagine da The Oil Drum.

L’anno scorso, il mondo ha prodotto circa 26.86 Gigabarili di petrolio greggio + del condensato o 1.02 miglia cubiche. L’immagine sopra dà un’idea della scala di un cubic mile of oil o CMO confrontato alla torre Eiffel.

Le unità di misura del petrolio sono particolari, si parla di volumi ed energia, raramente chili. Tipicamente, vengono usati i barili (bbl), mentre i numeri, ma sarebbe meglio dire le quantità dell’economia, del petrolio, divengono impercettibili perche giganteschi. I consumi annuali, ad esempio, si misurano in miliardi di barili (Gigabbl), TEP’s o Quads.

Recentemente, un certo numero di esperti hanno constatato che globalmente si consuma proprio 1 miglio cubico di petrolio l’anno, per questo Harry Goldstein e William Sweet hanno proposto come unità di misura il Miglio Cubico di Petrolio (Cubic Miles of Oil o CMO), se ne deduce che:

1 CMO= 4.17 kilometri cubici = 26.22 Gigabbl (1 barile = 42 galloni = 158,987294928 litri).

Ed Kinderman e Hewitt Crane, in procinto di pubblicare un libro per la Oxford University Press sull’idea di normalizzare tutte le unità di energia sul miglio cubico, hanno pensato di paragonare il montante consumato nel 2006 con le altre forme di energia al fine di rendere tangibile come e quanto sia necessario diversificare. La figura in basso converte il petrolio consumato nel 2006 con altre forme di energia in funzionamento per 50 anni.
compara

Ipotesi : La diga delle tre gole ha una potenza di 18 gigawatts. Una centrale nucleare è solitamente da 1.1-GW. Una centrale a carbone è valutata 500 megawatt. Una turbina eolica con pale da 100 metri di diametro e valutato a 1.65 Mw. Un pannello solare per i tetti domestici equivale a 2.1kilowatt. Nel confrontare le categorie, bisogna considerare che il tempo medio di alimentazione prodotta varia (le rinnovabili sono tipicamente discontinue), di modo che l’energia totale ottenuta non è una semplice funzione della potenza dichiarata.

da Spectrum IEEE OnLine

Il rapporto dello Study Group di James Baker

7 Dicembre 2006 Nessun commento

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E uscito il rapporto della Commissione Baker sull’Iraq (IRAQ STUDY GROUP REPORT), ecco l’inizio di un capitolo che si intitola “Petrolio”….
[pag 83]
5 il settore petrolifero [The Oil Sector]
Poiche il successo del settore petrolifero è cruciale per il successo dell’economia irachena, gli Stati Uniti devono fare il possibile per aiutare l’Iraq a massimizzare la propria capacità produttiva.
L’Iraq, un paese con un potenziale petrolifero promettente, può tornare a produrre, dai pozzi esistenti, da 3 a 3.5 milioni di barili al giorno per un periodo dai 3 ai 5 anni, a seconda dell’evoluzione nei giacimenti-chiave.

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