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Archivio per Maggio 2008

Piero Brega Fuori dal Paradiso

28 Maggio 2008 Nessun commento

fuoridalparadiso

E’ uscito il nuovo disco solista di Piero Brega, che, dopo Come li viandanti, fa uscire Fuori dal Paradiso.

Il disco viene distribuito nelle librerie del circuito FELTRINELLI, IL LIBRACCIO, MELBOOKSTORE, i punti vendita della catena RICORDI MEDIA STORES e presso i migliori NEGOZI DI DISCHI al prezzo di 10 euro.

Una recensione da Amaccor: Il lavoro, dodici brani in tutto, esprime al meglio le origini e l’attualità musicale di Brega, che fin dai suoi esordi nei primi anni settanta con il Canzoniere del Lazio, ha sempre prediletto la contaminazione della tradizione con il fascino trascinatore degli strumenti ritmici. Anche in FUORI DAL PARADISO musiche e parole scorrono in un fluire di racconti, di colori, che vanno dal valzer, al cantautorato essenziale chitarra e voce, fino ad arrivare alla chiusura, in chiave etnica. Innamorato della sua Roma e anche del suo dialetto, Brega consegna un disco equilibrato in cui storia personale e fantasia si intrecciano felicemente.

Vedi anche Il canzoniere del Lazio su MySpace

Aggiornamento CONCERTO

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Venerdì 30 maggio 2008 ore 21,30
Presentazione: IL NUOVO CD
FUORI DAL PARADISO
prodotto da: CIRCOLO GIANNI BOSIO e MANIFESTO DISCHI

canzoni di piero brega e adriano martire / concerto per quartetto PIERO BREGA chitarra e canto
ALFREDO MESSINA  fisarmonica
ORETTA ORENGO  oboe e corno inglese
MARCELLO SIRIGNANO  violino INGRESSO 10 euro DOMUS TALENTI
Via delle Quattro fontane 113 06-97996300
(Quasi all’angolo con via Nazionale)

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Circo Massimo 28 maggio 2008

28 Maggio 2008 Nessun commento

CM_@Circo_massimo

In vista del WE…

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Maestà, siamo impazziti

27 Maggio 2008 Nessun commento

Dongola

La lettera di George Monbiot a Re Abdullah dell’Arabia Saudita, per non aumentare la produzione di petrolio e salvarci da noi stessi.

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News e testi 23 maggio 08

23 Maggio 2008 Nessun commento

News

Honda Planning on Leasing 200 FCX Clarity Fuel Cell Vehicles in First Three Years, da GreencarCongress
Honda sta pensando di dare in leasing 200 auto a fuel cell

T. Boone Pickens lays the future of oil and alternatives on the line, da Autobloggreen
Il banchiere del picco del petrolio parla del futuro


La capanna di Gandhi
, da Ecoalfabeta
L’et? del cemento, da Ecoalfabeta

More EU Member States to miss 2010 air pollutant limits, da EEA
Altri stati europei non raggiungeranno gli obiettivi sugli agenti inquinanti

Jeroen van der Veer, chief executive of Shell, answers back, da UK Times
L’AD di Shell risponde sul (la teoria del picco del) petrolio

L’auto elettrica Palestinese, da Autobloggreen

London to test fuel cell taxis in time for 2012 Olympic games, da Autobloggreen

Taxi a Fuel cell per le Olimpiadi 2012 a Londra

Testi

Riflessioni per una mobilit? sostenibile – La bicicletta a Roma;

Elementi per la decrescita nel settore auto;

Il secolo delle radici (in italiano), di Bakhtiari;

Lo sgabello a tre gambe;

Buon Week end

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Qui IEA : Abbiamo sbagliato!

22 Maggio 2008 Nessun commento

There is growing awareness that raising world output is a problem
Bill Ramsey 22 maggio

E’ come un sogno, per molti brutto. L’IEA dice: Abbiamo sbagliato le previsioni sulle riserve di petrolio, brrr. Quando qualcuno lo diceva (vedi), ma, allora, le borse sono rimaste tranquille e c’? voluto poi il dato sulle scorte USA per arrivare a 100 a capodanno. Ora ? diverso e la finanza sta temendo quel “razionamento” della domanda menzionato ai pi? alti livelli (vedi).

The decision to rigorously survey supply – instead of just demand, as in the past – reflects an increasing fear within the agency and elsewhere that oil-producing regions aren’t on track to meet future needs.
WSJ

Adesso si rivedono le stime in base ad analisi sul tasso di esaurimento dei 400 pi? grandi giacimenti del mondo: ? esattamente la metodologia usata dall’Energy Resource Group, nel report The Supply Outlook (101 pag)…

…che, infatti, ci d? le previsioni passate e sistematicamente riviste al ribasso del World Energy Outlook dell’IEA.

Nuove stime dall'IEA

Indovinate Maugeri, perch? chi ha soldi da spendere compra petrolio oggi, facendo salire il prezzo?

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La mia Critical Mass

21 Maggio 2008 Nessun commento

Telai

Critical Mass è una richiesta e una proposta.

E’ innanzitutto la richiesta di una rete ciclabile urbana per vivere in città più liberamente di quanto oggi non consenta l’automobile ed il motorino. Questa richiesta include quella di poter mettere le bici nei mezzi pubblici, preferibilmente su rotaia, al fine di superare distanze e barriere di uno spazio forgiato dalle auto.

E’ anche una proposta di sopravvivenza per un prossimo futuro in cui muoversi con i motori a scoppio potrebbe diventare molto costoso. C’é dunque un aspetto proposta/visione di una rete ciclo-web-(veg?)-ferroviaria che implica un mondo ben diverso dall’Impero delle Auto (e camion), che Roma e l’Italia, di fatto, impongono in tutti i settori.

Critical Mass é fatta da molte persone in bicicletta, alcune per spirito di militanza, altre per puro divertimento, tutte con una motivazione, la motivazione principale della mobilità: muoversi significa opportunità e risorse.

Quello che conta é il cammino, non la destinazione
Proverbio Tuareg

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Oilwatch Monthly May 2008

20 Maggio 2008 Nessun commento

E’ appena uscito Oilwatch Monthly May 2008 (pdf 21 pag), il bollettino di ASPO Olanda sull’andamento di produzione, domanda e prezzi del petrolio nel mondo. In questo numero si trovano, in forma friendly gli ultimi dati ufficiali.

La tesi ? che il prezzo sia destinato a salire ulteriormente, e non temporaneamente, a causa della crescente scarsit? di greggio. Vi ? una polemica non velata con le analisi di tipo finanziario (vedi) in cui prevale la prospettiva di breve periodo in un’ottica finanziaria e non geologica…

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In favore delle corsie disegnate sulle strade

18 Maggio 2008 Nessun commento

lecorsie

Lo spostamento di persone e merci avviene oggi in auto, moto e camion, in maniera caotica e malsana, con gravi conseguenze dal punto di vista economico e sanitario. Inoltre, gran parte dello spazio delle città è dominato, dal punto di vista “pedestre”, tagliato da una rete stradale riservata esclusivamente a veicoli a motore di cilindrata 800 cc. minimo. Indubbiamente, lo spazio – nel senso di territorio – italiano è (troppo?) profondamente caratterizzato e frammentato da viali, stradoni, tangenziali e raccordi, al punto di rivelare una concezione urbanistica determinata dall’accettazione che l’Italia, l’italiano, e le merci che scambia, debbano andare su gomma.

Senza approfittare dell’allarmismo suscitato dal petrolio a 125 $/barile, il limite del trasporto di persone e merci è evidente. Personalmente, ritengo che, a termine, la mobilità urbana dovrà essere garantita da motori elettrici o dai pedali, in uno spazio urbano ripulito da inutili segnalazioni (vedi La decrescita della segnaletica). Le biciclette per le brevi distanze, i tram per le medie e le ferrovie o le metropolitane per gli spostamenti di portata provinciale. Tutti, ovviamente in funzione una ventina di ore al giorno e predisposti al trasporto di biciclette. Ma ora veniamo a considerare lo spazio urbano oggi.

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Eolico micro e macro

16 Maggio 2008 Nessun commento

Makaira

Da segnalare lo sviluppo della Swift Wind Turbine, una turbina eolica da 1-1,5 kW di picco, che dovrebbe poter operare facendo pochissimo rumore (35 decibel).

Da tradurre le parole dell’AD della Vestas, Ditlev Engel:

Di questi tempi, tutti parlano dell’eolico offshore, come se l’avvenire della filiera ne dipendesse. Occorre rimettere le cose nella giusta prospettiva: nel 2006 il mercato mondiale dell’eolico ? stato di poco superiore a 15.000 MW, di questi solo 198 corrispondevano a turbine in mare. Nel 2007, il mercato ? salito a 19.591 MW, di cui 200 MW materiale marino. In un anno non si pu? certo dire che il mercato ? esploso!

La verit? ? che ? molto seducente, politicamente, d’istallare dell’eolico in mare aperto per evitare le opposizioni locali.

Ma il vero mercato del vento si trova a terra.

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Notizie 15 maggio 2008

15 Maggio 2008 Nessun commento
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L’inizio della percezione

15 Maggio 2008 1 commento

COMUNICATO STAMPA

Inflazione/Scajola: confermata l’urgenza di dipendere meno dal petrolio

“I dati statistici sull’andamento dell’inflazione e dei consumi non sono certo di conforto alle famiglie italiane e confermano la difficile situazione che stanno attraversando” lo ha ribadito anche oggi il presidente del Consiglio.

E’ doveroso sottolineare che l’analisi dei dati di aprile indica una volta di più la stretta dipendenza che esiste in Italia, più che negli altri Paesi europei, tra l’andamento dei prezzi al consumo e quello dei prezzi dei prodotti petroliferi. E’ un’ulteriore conferma di quanto sia importante che il nostro Paese si doti al più presto di un piano energetico che punti alla diversificazione delle fonti e riduca la nostra dipendenza dal petrolio e dagli altri combustibili fossili.

Roma, 14 Maggio 2008

Aggiornamento

Purtroppo, sembra che Le centrali nucleari di nuova generazione costino molto più del previsto (il doppio o il quadruplo = da 5 a 12 miliardi di $)…

…mentre questo brutto articolo di Franco Battaglia su Il Giornale ci spiega perché non serva installare pannelli solari e risparmiare energia, facendo credere che un pannello in Liguria produca il 10% della…potenza (sic!) istallata.

Brutto perché mentendo sul ritorno dell’investimento e, quel che é peggio, insinuando, nella peggiore tradizione retrograda e non-liberista americana, che nell’energia (come in tutto) “bisogna dare ai consumatori quello che chiedono”.

Diffidate di chi dice “diamo alla gente quello che vuole”: l’ho sentito dire a Cesare, alla grande distribuzione per i prodotti fuori stagione e, last & not least, a noti imprenditori di TV monnezza.

L’esperto sembra chiamare gli italiani a raccolta a “reclamare energia meno cara e a finirla con gli sprechi per eolico, fotovoltaico e biocarburanti” (su questi ultimi sono pure d’accordo, sigh).

[Stai a vedere che la Prestigiacomo si abolisce la VIA da sola, sai che sòla Battà!]

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La chiusura del primo anello ciclabile di Roma

12 Maggio 2008 Nessun commento

Anello_ciclabile

Avevamo parlato dell’idea del Grande Sentiero Anulare in precedenza: una opera a basso costo che permetterebbe di realizzare un anello ciclabile in zone storiche e naturali di grande suggestione nella capitale.

Igino-Slowbike ne ha fatto un progetto, con splendida motivazione e dettagli. Da notare che la descrizione e ricca di suggerimenti pratici e mantiene quella vocazione alla necessaria intermodalità (metro-bici) che – viste le distanze a Roma – è assolutamente necessario incrementare.

Chiusura Primo Anello Ciclabile.

Barili, bidoni e uomini d’oro

dolore

Nelle News dell’altro ieri veniva ripresa un’agenzia Bloomberg su un report della Goldman Sachs. L’analisi delle riserve di raffinazione, capacità produttive ecc. della banca d’investimenti è da prendere sul serio; nel report $100 oil reality, part 2: Has the super-spike end game begun? si dice:

We believe the current energy crisis may be coming to a head, as a lack of adequate supply growth is becoming apparent and resulting in needed demand rationing in the OECD areas in particular the United States. The possibility of $150-$200 per barrel seems increasingly likely over the next 6-24 months, though predicting the ultimate peak in oil prices as well as the remaining duration of the upcycle remains a major uncertainty.

Tradotto:

Crediamo che la crisi energetica corrente possa giungere ad un punto di svolta, mentre l’insufficiente sviluppo dell’offerta diventa apparente e si traduce nel bisogno di un razionamento della domanda nell’area OCSE ed in particolare negli Stati Uniti. La possibilità di $150-$200 al barile sembra sempre più probabile nei prossimi 6-24 mesi, anche se la previsione del definitivo picco nei prezzi del petrolio, così come la durata del ciclo di rialzi resta un’incertezza primaria.

La fonte (pdf 20 pagg): $100 oil reality part 2: Has the super spike end game begun?

Aggiornamento (La repubblica 12 maggio 2008)
La notte dei gufi – Diario di un vecchio analista di borsa

Il prezzo del petrolio ha preso, come un cappero selvatico. Sulla roccia scoscesa di una dura congiuntura vulcanica a picco sulla crisi, il greggio ha messo radici e senza che tu, banchiere centrale o economista di pronto soccorso, possa fare molto per sradicarne l’impeto inflattivo presto lo vedrai a 200 dollari al barile. Barile magico quello del petrolio, perchè mai sembra avere un fondo da raschiare, da consolarcisi sopra o da cui ripartire. Niente. Una caduta nel vuoto che si autoalimenta, come il governo ombra tirato a forza dalle pieghe del Loft, senza utile speranza ma almeno dal sapore dolciastro. Come appunto il cappero selvatico che resta più dolce al palato di quello classico rabbattato al supermercato. E il vento della crisi americana che forte sbatte e alza la recessione ai confini dell’oceano non fa che aumentare il battito seduttivo delle ciglia bianche dei suoi fiori. Così il petrolio dalle sue altezze guarda e seduce l’economia mondiale incapace di reagire, quasi felice delle catene della recessione e dei segni che lasciano i prezzi. Masochismo che viene spesso confuso per austerità condonabile da chi ora si converte ai no-global elettorali.

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Scenari Shell al 2050: Scramble and Blueprints

Ne avevamo parlato altrove ne I due scenari della Shell di fine gennaio,

Il sottotitolo Scramble and Blueprints – “competizione e pianificazione” – eccolo: Shell Energy Scenarios to 2050.

L’acqua come colla della vita

goccie

Ho sempre pensato che l’acqua fosse una sorta di collante della vita, che le permette di “tenere insieme” quel seme con la terra in modo che possano “usare” il sole…

Marco ci dà la possibilità di godere di un bellissimo brano in proposito:

Nella terra secca il seme è solo. Solo e prigioniero. E’ circondato di ricchezze, cibi, tutto ciò di cui avrebbe bisogno per svilupparsi. Queste ricchezze, questi cibi, li chiamano sali minerali, inutile saperne di più alla tua età. Sappi soltanto che se ne stanno fuori tiro. Il seme non ha braccia per raggiungerle. O meglio, le sue braccia sono avvolte da una pelle che lui non può squarciare.

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