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Dove hanno fatto un deserto dicono di aver fatto la pace
Tacito
Da Singapore SGEnergyCrisis ci da la sua versione dei fatti “in anticipo” del ribasso del prezzo del petrolio di oggi: la chiama “Oil Withdrawal” o “Negative Waves” che precede lo Tsunami.
Il blogger prevede che il prezzo scenderà fino al meeting dell’OPEC del 5 Dicembre, quando TUTTI aspettano di conoscere le decisioni sulla produzione.
Poi, prevede “sudden spike in oil prices or a substantial increase over a few days”.
Segue un onesto e modesto diniego di responsabilità che condivido.
Sebbene il post appaia allarmistico, è innnegabile che, in questo preciso momento, la capacità dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione, assicurando il ruolo di “swing producer”, è la condizione per garantire tranquillità ai mercati.
A presto.
Aggiornamento
It’s an important pipeline and it’s also where it’s being hit, these pipeline junctions are a nightmare.
Rob Laughlin, senior broker at MF Global Ltd.
E scoppiato l’oleodotto della Enbridge (vedi) che assicura il 15% delle importazioni di greggio dal Canada. Ed è scoppiato nel nodo dei tubi del terminal di Clearbrook in Minnesota.
Di conseguenza il petrolio WTI è aumentato oggi di 4 $ o il 5%, il Brent di 3$.
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Breve discussione semiseria in 3 scenari per il periodo 2007 – 2017
Rispettiamo l’acqua, necessaria vita, le acque dolci sotterranee ed i fiumi e le cascate. Onore alle acque vive, catalizzatrici dell’energia dell’homo prometeicus di ogni epoca. Fino al mare, confine dell’animo umano e dei suoi desideri, proteggiamole!
1) Business as usual promenade (BAUP) – No oil peak, no al Protocollo di Kyoto per Stati Uniti e Cina Non è così male. La tenuta del sistema di distribuzione dei carburanti, coadiuvato dal sistema mediatico pro-auto, tenta di ritardare la riduzione del consumo di prodotti petroliferi e delle associate emissioni, ma non potrà frenare il progressivo ritiro delle auto dai centri urbani.
La circolazione motorizzata sarà progressivamente ridotta da limiti di efficienza sempre più stringenti (legati alle emissioni globali, in grammi di CO2/km) che, pur separatamente stabiliti da singoli stati e municipalità, produrranno comunque una profonda mutazione dell’industria dell’automobile e petrolifera.
Un cambiamento diffuso nel comportamento delle genti, operante sia al livello dei consumi che dei trasporti, causato dell’aumento del costo della mobilità di uomini e merci, potrebbe trovare ulteriore motivazione qualora il settore pubblico risulti pavido nell’affrontare i drammi locali dei cambiamenti climatici con una azione globale. Cura del ferro, ciclabilità e gestione integrata dei rifiuti faranno la differenza dell’azione politica dei singoli stati. Prosegui la lettura…
E’ scomparso Ali Samsam-Bakhtiari, vedi la notizia su Petrolio (1 e 2) ed ASPO.
Bakhtiari è stato un alto dirigente della National Iranian Oil Company e, una volta in pensione, ha elaborato dei modelli sulla produzione globale di petrolio (WOCAP) che confermavano il raggiungimento del picco del petrolio per il periodo 2005-2007.
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22 Novembre – Lo avevamo detto in precedenza (e ricordato ieri), il gigante indiano si muove eccome sull’idrogeno. Tata Motors ha siglato un accordo con l’Agenzia Spaziale Indiana (ISRO) per verificare le possibilità di produrre un’auto a fuel cell a basso costo.
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Source: Bruce Logan and Shaoan Cheng, Penn State
via Penn State University
La produzione di idrogeno microbico minaccia di estinzione il dinosauro-etanolo
Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi John Ruskin
Il lavoro della giovinezza fa il riposo della vecchiaia.
Proverbio greco
Ecopass Milano, trovata la soluzione – Uno sconto per i primi 100 ingressi. Chi entra nei Bastioni prima delle 7 non paga il pedaggio, da EcoidalleCittà;
War has historic links to global climate change – Lo studio di Peter Brecke of the Georgia Institute of Technology su I legami storici tra cambiamenti climatici, produzione agricola e guerre, da New Scientist, vedi anche Reuters.
Mattoni di spazzatura compressa – Il Bitublock della Scuola ingegneri di Leed, da Ecoblog
Emissioni: la maglia nera del Lazio, da QualeEnergia
L’auto da 2500 dollari di Tata sarà la più pulita, da AutoblogGreen
Honda Home Energy Station IV in Operation, La stazione di rifornimento di idrogeno per l’auto a fuel cell Clarity, da Hydrogencars; guarda i video della Honda e della Toyota.
“I would say there’s no future for the auto industry without fuel cell cars. We are making significant efforts in the development of fuel cell cars. We tried mass production three years ago of a battery vehicle, on which we made significant technological progress from a model 10 years ago. Yet that level wasn’t at all enough to realise a battery vehicle. That’s why we’re doing fuel cell.”
Takeo Fukui, President and CEO of Honda Motor Co. Ltd., at a conference on the auto industry, 23 October 2007 in Tokyo (Source: AFP)
La verità esce dalla bocca dei bambini.
Proverbio latino.
Un interessante articolo di Bent Sorensen, tratta di una simulazione della performance su strada di un veicolo a celle a combustibile puro e di una versione ibrida, in cui la propulsione è assicurata da una cella a combustibile da 20kW e da una batteria agli ioni di litio da 5kWh di ultima generazione.
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Transport and Environment ha pubblicato la nuova classifica delle emissioni delle auto dei costruttori europei.
Si era già parlato della difficoltà dell’industria a rispettare i vincoli di emissioni stabiliti dal Parlamento Europeo e della posizione negoziale dell’Associazione che la rappresenta a Bruxelles.
Sul “problema” delle case tedesche ed il buon piazzamento della Fiat (piccole auto) vedi anche la serie Mobilità in un mondo piatto 1, 2, 3.
Sul fronte dell’efficienza nei trasporti ecco la classifica delle emissioni delle auto per marca: Fiat perde la leadership a vantaggio di PSA Peugeot, i tedeschi sono in coda.
L’andamento delle emissioni e peso medio
Vedi anche: Co2, ecco la classifica delle nuove auto a basse emissioni, da Helpconsumatori
Grandi novità per le auto a Fuel cell da Los Angeles
E’ uno scontro tra giganti: Honda, Toyota e General Motors sono in corsa per la leadership dell’auto del futuro che si annuncia elettrica e, molto probabilmente, a fuel cell ed alimentata con idrogeno.
Il 14 novembre “doveva” essere una giornata importante: si attendeva un annuncio di Toyota in merito alla politica di commercializzazione di auto a idrogeno (vedi post del 31 ottobre) oltre ai prototipi di Honda e la certa “reazione” della General Motors. Iniziamo da quest’ultima:
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L’esercizio fa il maestro. Proverbio italiano
La notizia provoca sincero godimento: il Comune di Roma, sulla scia di Parigi, Lione, Barcellona ecc. ha deciso di lanciare un programma di bike sharing.
Dice il sito dell’Assessorato all’Ambiente: Scocca l’ora delle due ruote ecologiche: è il nuovo sistema di “bike sharing”, biciclette pubbliche che il Campidoglio metterà a disposizione per spostarsi rapidamente in centro storico. Si comincia il 15 gennaio con la sperimentazione: 250 bici e 22 “ciclo-posteggi” all’interno della zona a traffico limitato (vedere mappa). Poi, dopo sei mesi, l’analisi dei risultati e la pianificazione del servizio fino a 20 mila biciclette in tutta la città entro il 2008.
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UN PEDONE o UN CICLISTA INVESTITO DA UN VEICOLO CHE VIAGGIA A UNA VELOCITA’ DI 50 KM/H HA SOLO IL 30% DI PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVERE.
SE L’IMPATTO AVVIENE INVECE A UNA VELOCITA’ DI 30 KM/H, LE PROBABILITA’ SALGONO AL 90%, ma scendono a ZERO se investito a 70km/h (velocità considerata “normale” a Roma).
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Approfondimenti “criticalS”:
su RomaPedala,
Zona 30 (e lode in biCIviltà),
La cartina dei ciclo-posteggi,
1 metro di spazio vitale,
Petizione per la Pista ciclabile sulla Nomentana.
In realtà, si chiama Daimler, hanno inventato il motore a scoppio, ora si comprano una fabbrica di celle a combustibile, quelle che fanno andare le auto. I motori ad acqua dell’immaginario popolare, concretamente delle scatoline che combinano idrogeno ed ossigeno facendo acqua, e parecchia elettricità (in termini di compattezza).
E l’inizio di un’epoca…
Aggiornamento
Il video dell’AD di Ballard John Sheridan da Youtube.