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Posts Tagged ‘prometeo’

Un viaggio nella foresta

Foto | Janet Miderska

A Forest Journey di John Perlin è un libro da leggere (come Il suolo un patrimonio da salvare e Avanti c’è posto), non solo perché spiega il ruolo fondamentale del legno nello sviluppo umano, ma anche perché svela quel processo dialettico tra lo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e l’istinto dell’homo sapiens al controllo dello spazio.

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La lectio magistralis di John R. McNeill a coScienza 2008

16 Gennaio 2008 Nessun commento

Oggi 15 gennaio, nell’ambito del Festival delle Scienze di Roma (vedi programma) si è tenuta la lectio magistralis di John McNeill, professore di Storia mondiale, ambientale ed internazionale alla Georgetown University ed autore di “Qualcosa di nuovo sotto il sole”, edito da Einaudi.

McNeill ritiene che già 8000 anni fa i livelli di anidride carbonica iniziarono lentamente ad aumentare, contrariamente a quanto i modelli climatici basati sul precedente alternarsi di cicli glaciali ed interglaciali lasciassero prevedere, a causa del diffondersi dell’agricoltura e dell’allevamento nel Neolitico. In seguito, la diffusione della coltivazione del riso, circa 5000 anni fa, causò il rilascio di metano (un potente gas ad effetto serra, vedi), prodotto dalla decomposizione delle piante nell’acqua delle risaie, nell’atmosfera.

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PozzObuco

27 Novembre 2007 Nessun commento

divinginkarnafuly

Foto da Fotocommunity

Breve discussione semiseria in 3 scenari per il periodo 2007 – 2017

Rispettiamo l’acqua, necessaria vita, le acque dolci sotterranee ed i fiumi e le cascate. Onore alle acque vive, catalizzatrici dell’energia dell’homo prometeicus di ogni epoca. Fino al mare, confine dell’animo umano e dei suoi desideri, proteggiamole!

1) Business as usual promenade (BAUP) – No oil peak, no al Protocollo di Kyoto per Stati Uniti e Cina Non è così male. La tenuta del sistema di distribuzione dei carburanti, coadiuvato dal sistema mediatico pro-auto, tenta di ritardare la riduzione del consumo di prodotti petroliferi e delle associate emissioni, ma non potrà frenare il progressivo ritiro delle auto dai centri urbani.

La circolazione motorizzata sarà progressivamente ridotta da limiti di efficienza sempre più stringenti (legati alle emissioni globali, in grammi di CO2/km) che, pur separatamente stabiliti da singoli stati e municipalità, produrranno comunque una profonda mutazione dell’industria dell’automobile e petrolifera.

Un cambiamento diffuso nel comportamento delle genti, operante sia al livello dei consumi che dei trasporti, causato dell’aumento del costo della mobilità di uomini e merci, potrebbe trovare ulteriore motivazione qualora il settore pubblico risulti pavido nell’affrontare i drammi locali dei cambiamenti climatici con una azione globale. Cura del ferro, ciclabilità e gestione integrata dei rifiuti faranno la differenza dell’azione politica dei singoli stati. Prosegui la lettura…

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