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Posts Tagged ‘auto’

Gli A.D. dell’industria auto uniti nel negoziare le norme dell’Unione Europea

17 Settembre 2007 Nessun commento

carthenge
Foto: Kmareka

I costruttori auto, riuniti nel “tempio” del Salone Auto di Francoforte, inviano un messaggio forte e chiaro a dichiarano di accettare il principio di 120 grammi di CO2/km sulla totalità dei modelli venduti. Tuttavia, come previsto (ed annunciato), mettono dei “se” e dei “ma” di tipo strutturale…il comunicato infatti:

“richiama i governi dell’ UE ad adottare un approccio cost-effective integrato nei confronti di auto CO2, che risulterebbe vantaggi ambientali superiori oltre a salvaguardare investimenti ed impiego in Europa”.

I punti chiave sono l’innovazione tecnologica, i cambiamenti dell’infrastruttura (stradale?), degli stili guida più efficienti, la tassazione della CO2 (e non dei veicoli, NdR) e un uso più ampio dei biocarburanti.

L’industria necessita del TEMPO per prepararsi al rispetto degli standard legali UE, dovendo adattare i cicli lunghi di sviluppo e messa in produzione che la caratterizzano. “Un tempo di transizione sufficiente è indispensabile prima della (applicazione) della legislazione, questo è importante”.

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Industria Auto – Fallimento annunciato

6 Settembre 2007 Nessun commento

nubia
Foto: Eskaleh

Arriva ufficialmente la notizia: le auto non rispettano i parametri di riduzione delle emissioni. Sempre più pesanti, veloci, ferme nel traffico…

I tagli alle emissioni dei motori auto sono ridicoli, da EcoBlog

Car industry progress on climate grinds to a halt, da European Federation for Transport and Environment

Reducing CO2 Emissions from new cars (pdf)

No comment…anzi ricordo le “mani avanti” dell’industria in

oltre ai post del 27 febbraio, e del 13 dicembre 2006

Approfondimenti

Parte la congestion charge a Stoccolma

L’intima natura delle cose ama nascondersi, Eraclito.

Come a Londra, e Singapore, la capitale svedese applica una tassa all’entrata delle auto. Nella capitale inglese il risultato è stato sicuramente positivo: -30% di traffico e dimezzamento dell’inquinamento.

Milano e Barcellona ci stanno pensando seriamente..New York ha accantonato l’idea per il momento. Intanto, a Roma si rifanno i manti stradali (ad es. davanti La Sapienza), ma non le ciclabili, che non sono neanche dipinte.

I critici giudicano “troppo semplice”, anche se tecnologicamente impegnativo, implementare un sistema di controlli con varchi elettronici nel raggio perimetrale al centro urbano. Meglio favorire il rinnovo del parco auto e l’incentivazione dei mezzi pubblici e le biciclette. Far decollare le auto ibride..

La congestion charge di Stoccolma viene in seguito ad un democraticissimo referendum tenuto a settembre 2006 vinto dal partito per la moderazione del traffico e riguarda un’ampia zona della città (mappa).

La tassa vige nei giorni feriali e dipende dall’ora di entrata.

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Cyclopolis 2 – Alfred Sauvy – L’automobile Grande Sovrana

La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti.
Anonimo

Continuiamo con il capitolo riguardante Alfred Sauvy, il libro di Benoit (vedi post e libro di Denis Baupin, Tout voiture no future).

Alfred Sauvy (1898-1990), sociologo e demografo francese di reputazione internazionale (gli è attribuita la creazione del termine “terzo mondo”) non ha solo scritto sui temi della popolazione. Nel 1968, a 70 anni, attacca l’automobile, un male del “fenomeno umano” […]

Sauvy si sforza di dimostrare che lo sviluppo dell’infrastruttura stradale nel dopoguerra è stato possibile per la pressione di una lobby potente, a scapito di infrastrutture che avrebbero invece risposto agli urgenti bisogni dei Francesi. L’automobile pesa sui budget ed il suo sviluppo va contro l’interesse generale, accusa il demografo. Sauvy si interroga: come mai i trasporti ferroviari hanno perso così rapidamente i mercati che controllavano a vantaggio degli autotrasportatori? Il cambiamento si spiega con una parola: la scrematura!

La scrematura, è questa concorrenza arrivata dalla strada e per la quale “nel 1935, al massimo della crisi, le ferrovie hanno perso un quarto del loro traffico, mantenendo inalterati i costi di esercizio; la perdita finanziaria è ancor più importante dato che il traffico perso era il solo che rapportava” (1).
In Francia, la strada trasporta le stoffe, i prodotti di valore, i manufatti. Tralascia il ferro, il carbone, la sabbia, così come i viaggiatori che beneficiano di riduzioni varie. Gli autotrasportatori trasportano solo quello che gli conviene. La responsabilità della decadenza della ferrovia è delle pubbliche autorità e dei funzionari dei Lavori Pubblici che non reagiscono: “Il termine “scrematura” è usato per designare questo fenomeno; ma la propaganda stradale già veglia per dissimulare la verità più limpida. Noi quì tocchiamo il primo elemento di una lunga catena di attitudini socio-politiche sconcertanti” (2), Sauvy si chiede perché le Poste siano state risparmiate dal fenomeno. La spiegazione è un miscuglio di fatalità, di rapporti politici e di elementi economici.

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Bad News – Boom immatricolazioni a Roma

26 Luglio 2007 Nessun commento

romereborn

Nella sua integralità: fatti sulla mobilità insostenibile a Roma, un tema su cui – ritengo – il Sindaco Veltroni mette a rischio il futuro della sinistra.

Se consideriamo che nel 2006 a Roma sono state immatricolate più macchine che in tutta l’Austria e il doppio delle auto di Milano, non possiamo che parlare di un vero e proprio boom delle immatricolazioni. Le ultime statistiche dell’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) parlano chiaro: 346.000 immatricolazioni, quasi quanto quelle registrate in Paesi di media grandezza come la Svezia, il Portogallo o la Grecia.

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Meno auto, meno emissioni, ma più tardi

21 Giugno 2007 Nessun commento

auto-romanze

Foto da fotocommunity

L’associazione europea dei costruttori di Auto (ACEA) ha acconsentito all’applicazione della politica dell’Unione Europea per ridurre le emissioni di carbonio delle automobili. Tuttavia, il board ACEA, composto da 13 amministratori delegati CEOs, ha annunciato che l’obiettivo di 130gr CO2/km sarà raggiunto entro il 2015 e non entro il 2012, come proposto dalla Commissione Europea.

Le misure che l’ACEA progetta di adottare sulle automobili per conseguire l’obiettivo includono l’introduzione generalizzata degli indicatori del cambio, il controllo di pressione dei pneumatici, sistemi di aria condizionata efficienti e componentistica leggera.

Nel frattempo le vendite calano: – 1.6 % rispetto a maggio 2006 con “soli” 6.956 milioni di veicoli venduti.
Fonte: The engineer, Autoblog.

Il traffico è un gas

15 Giugno 2007 Nessun commento

abtevere

Immagine da RomaPedala

Quando viene toccato dalla sfortuna, l’uomo è pieno d’impazienza, mentre nel caso della fortuna, si riempie d’insolenza. Maometto

Un interessante post di Maurizio Ricci, prendendo spunto da un articolo di Federico Pedrocchi (Ingorgo al computer) riassume la questione fondamentale della Fisica delle città : il traffico è un fluido, ma è liquido o gassoso?

La questione è fondamentale perché, dice Ricci, se la si considera come un liquido (volume costante) le soluzioni dovranno passare per una liberalizzazione che tenda a “fluidificare” il traffico, meno semafori, più rotatorie, diritto di svolta a destra ecc. se, al contrario, le caratteristiche sono quelle dei gas, le soluzioni saranno di tipo restrittivo, per contenere il volume di un corpo che tende naturalmente ad espandersi: zone a traffico limitato, aree pedonali, corsie riservate, road pricing ecc.

Ritengo certamente che il traffico sia un gas.

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Motore a scoppio e petrolio sono finiti

13 Giugno 2007 Nessun commento

waterocks

Foto da fotocommunity

Sembra una battuta, ma viene dalla General Motors. Ad affermarlo è Chris Borroni-Bird (già con Chrysler) il responsabile del progetto Tecnologie Avanzate del gigante americano dell’auto.

“Vogliamo rimuovere l’automobile dal dibattito su energia ed ambiente nei prossimi 10 anni, eliminando il motore a scoppio ed impiegando idrogeno e celle a combustibile, vera soluzione per la trazione del futuro”.

Gli ibridi non sono una soluzione” dice, “non fanno che ritardare il momento del conto finale. Il dibattito sugli ibridi più puliti del diesel è irrilevante – il diesel è un binario morto perché è un combustibile fossile, gli ibridi perché usano il motore a scoppio“.

Secondo Borroni-Bird, le auto ad idrogeno e a batteria si svilupperanno in parallelo; in ogni caso GM produrrà un’auto a fuel cell per il 2010, testando 100 SUV Equinox nel mondo nei prossimi 3 anni.

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Going nowhere fast – Dura realtà

L’homo automobilis est une personne peu intéressante, qui incarne tout l’individualisme de cette société, toute son agressivité.

Christian Ferrazino, Sindaco di Ginevra lecourrier.ch

Ho spesso parlato delle strade sbagliate dell’idrogeno, una è la Serie 7 della BMW con (l’inefficiente) motore a scoppio. L’articolo che segue è uscito sul Guardian del 31 maggio.

Serve a dare, in sintesi, la posizione dell’industria automobilistica sulla questione idrogeno: in fondo non ci credono, non è un “mainstream prospect”, ma credono al mainstream dei biocarburanti. Voila l’article.

Going nowhere fast
What’s the point of making hydrogen-powered cars if there’s no fuel for them
Bibi van der Zee

It’s not often ethical living journalists find themselves in the BMW hospitality pavilion at Wentworth golf club, sipping champagne and watching Veejay Singh tee off just a few metres away. (Not often enough, actually.) But readers! There was a reason for all this bacchanalian living, honestly: BMW is introducing the public to its hydrogen-powered 7-Series car, and had offered me a chance to drive it. I’m sure you understand that it was irresistible, as, indeed, is the whole idea of hydrogen power, the near alchemical dream of getting cars to run on a fuel that can be made out of water.

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Cicli vitali 07 – Le automobili

26 Aprile 2007 Nessun commento

auto

Foto da Fotocommunity

L’originale da l’Etat de la Planète

Visione d’insieme

Nel mondo si contano 551 milioni di automobili nel 2004 e 44 milioni di nuove automobili vengono acquistate ogni anno. Gli Stati Uniti, inventori della cultura dell’automobile, ne hanno un quarto ma tra qualche anno, la Cina raggiungerà un altro quarto. Ci sono più automobili che patenti di guida negli Stati Uniti. Ma non tutti soccombono all’automobile: dove le distanze sono brevi e/o dove ci sono buoni trasporti pubblici, alcuni fanno resistenza. Circa un terzo delle famiglie in Danimarca, ad esempio, fa a meno dell’auto. A New York, solo il 25 per cento degli abitanti possiede una patente di guida.

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Usala meno, comprala meglio (l’auto)

18 Aprile 2007 Nessun commento

desertmirror
Foto da Fotocommunity

Nel regno dei ciechi l’orbo è il re
Proverbio Greco

Legambiente ha presentato lo studio sulla sostenibilità delle auto in vendita in Italia; 500 modelli, tra auto Euro 4 e furgoni sono analizzati secondo 18 parametri, come il consumo di carburante, la rumorosità, le emissioni di gas serra (CO2) e gli inquinanti locali.

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500

Minimizzare la superficie della lamiera allo scopo di ridurre il peso e il costo.
D. Giacosa

Grande battage mediatico per la nuova 500. Ma cosa cambia? Ecco una scheda.
500V 500N

scheda500

La nuova è più lunga, larga, alta, pesante e potente.

Viene da chiedersi il perché di una tale cilindrata e di una velocità massima di molto superiore ai limiti consentiti anche in autostrada. L’innovazione degli interni, delle linee, certo..ma per VENDERE si fa leva sui soliti valori velocità, aggressività ecc.

Non è un caso che quindi che i consumi non si conoscano ancora. Sappiamo per certo che la vecchia faceva 100 km con 4,5 litri.

Infine, non c’era bisogno di aria condizionata grazie al tetto apribile ed ai deflettori..

Note

Per l’attualizzazione del prezzo del 1957 vedi, inoltre l’Istat ha un volume su Il Valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005. I dati sulla vecchia 500 da Wikipedia.

Aggiornamento

La 500 Abarth da 150 cavalli, da AutoBlogGreen

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Diritto di sangue, diritto del suolo e diritto dei figli

the_car

Foto da fotocommunity

Ciò che non vogliamo conoscere di noi stessi finisce per arrivare dall’esterno come un destino.
Carl Gustav Jung

A fine gennaio avevamo parlato della proposta del borgo di Richmond di modulare le tariffe dei parcheggi in funzione delle emissioni dell’auto parcheggiata (vedi post). La notizia, ripresa sia dai media più tradizionali quali BBC, che dai più popolari blog italiani (vedi 1 e 2), evidentemente “solletica” la sensibilità degli italiani urbani ipermotorizzati e soffocati (aria, rumore ed ingombro) dalle auto (vedi Eurostat). Ma questi che ci affliggono sono gli inquinanti locali…

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Gli adesivi della Trasparenza

Adesivi_Auto

La Sueddeutsche annuncia che le autorità tedesche hanno iniziato la vendita di adesivi di certificazione per le auto, autobus e camion di diversi colori. Gli adesivi costano 6€ l’uno.

Tre sono le tipologie:

  • Verde (Euro 4, 2005) – 0.025 g/km PM10
  • Giallo (Euro 3, 2000) – 0.050 g/km PM10
  • Rosso (Euro 2, 1996) – 0.080/0.100 g/km PM10.

Da notare che i veicoli Euro 1 (1992, 0.140 g/km PM10) non hanno diritto ad adesivi. Esistono invece piani per l’adesivo Euro5, in vigore dal 2009-2011 (0.005 g/km PM10)…

Lo scopo dichiarato è di facilitare la creazione di zone verdi da parte dei comuni tedeschi in cui i veicoli sprovvisti di adesivi saranno BANDITI. Delle eccezioni saranno tuttavia prese in considerazione per i veicoli d’epoca e per i numerosi veicoli a benzina con catalizzatore a tre vie di prima generazione, spesso di proprietà di pensionati, che non producono PM 10.

L’ADAC (l’ACI tedesco) considera inutile il provvedimento dichiarando che solo il 9% del PM 10 deriva dagli autoveicoli mentre i consiglieri scientifici del Bundestag ritengono che si tratti di oltre il 30%.

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European Environment Agency – Transport and Environment

27 Febbraio 2007 Nessun commento

Envy

Foto da Fotocommunity

Come volevasi dimostrare…

Ne parlavamo, per l’aviazione, in un post precedente: l’inefficienza del settore trasporti (cioè, il motore a scoppio su strada) si rivela il nodo fondamentale del problema inquinamento, sia locale che globale.

Il nuovo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente “Transport and environment: on the way to a new common transport policy” chiarisce che i trasporti sono il settore che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.

Il rapporto annuale dell’EEA è prodotto dal Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM) che ha come obiettivo il monitoraggio delle iniziative volte ad integrare i trasporti con l’ambiente.
Il TERM REPORT 2006 esamina le performance ambientali del settore dei trasporti e lo giudica ancora insoddisfacente. C’è una chiara necessità di intensificare gli sforzi per il suo miglioramento, non da ultimo il forte e negativo contributo del settore ai cambiamenti climatici.

We cannot innovate our way out of the emissions problem from transport“, dice il Professor Jacqueline McGlade, Executive Director dell’EEA.

EEA_Transport

Dal comunicato stampa si fa notare che (purtroppo, NdR) il Libro Bianco di Mid-Term sposta il focus dalla gestione della domanda di trasporto agli effetti negativi della domanda stessa; questo comporta che la la crescita della domanda di trasporto non viene più identificata come uno dei maggiori problemi ambientali del settore trasporti.

Tuttavia“, continua la nota, “poiché la magnitudo degli effetti ambientali quali i cambiamenti climatici, il rumore e la frammentazione del territorio sono direttamente legati al volume di trasporto, la loro gestione richiede comunque la gestione della domanda di trasporto“.

La nota conclude così: “Il successo finale della nuova politica, risiede quindi nella limitazione (della crescita) del volume di trasporto. Questo è il fallimento principale del Libro Bianco. Rimane da vedere se i nuovi elementi della Mid-Term Review sugli usi degli scenari di pianificazione di lungo periodo ed un quadro comune di tarificazione potranno aiutare al miglioramento della situazione“.

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