Home > auto > Cicli vitali 07 – Le automobili

Cicli vitali 07 – Le automobili

auto

Foto da Fotocommunity

L’originale da l’Etat de la Planète

Visione d’insieme

Nel mondo si contano 551 milioni di automobili nel 2004 e 44 milioni di nuove automobili vengono acquistate ogni anno. Gli Stati Uniti, inventori della cultura dell’automobile, ne hanno un quarto ma tra qualche anno, la Cina raggiungerà un altro quarto. Ci sono più automobili che patenti di guida negli Stati Uniti. Ma non tutti soccombono all’automobile: dove le distanze sono brevi e/o dove ci sono buoni trasporti pubblici, alcuni fanno resistenza. Circa un terzo delle famiglie in Danimarca, ad esempio, fa a meno dell’auto. A New York, solo il 25 per cento degli abitanti possiede una patente di guida.

Smaltimento

Circa 35 milioni di automobili sono ritirate dalle strade ogni anno. Una buona parte viene esportata verso i paesi in via di sviluppo; a Dakar, ad esempio, l’84 per cento dei veicoli sono macchine di seconda mano importate (media d’età: 15 anni) e quindi molto inquinanti. Ma le vecchie automobili rappresentano una risorsa gigantesca, che vale miliardi, poiché il riciclaggio dei materiali di un’automobile ordinaria permette di riciclare 1.134 kg di ferro e 636 kg di carbone. In un’automobile in fine di vita, i tre quarti di materiali, in particolare i metalli ferrosi, possono essere recuperati.

Il rimanente quarto – chiamato residui automobili persi, RAP – è un miscuglio di gomma, plastiche diverse, metalli non magnetici e liquidi, di cui alcuni tossici e/o pericolosi. Fino a poco tempo fa, finiva quasi tutto in discarica; nei paesi dell’Unione europea, la RAP rappresenta il 10 per cento dei rifiuti pericolosi.

Recentemente e a vari livelli, sono state esercitate delle pressioni sull’industria automobilistica per rendere le macchine più facili da smantellare e riciclare. Si tenta di indurre i produttori ad utilizzare materiali e metodi meno inquinanti già a livello di progettazione. Saab ha ridotto dell’80 per i cento solventi che utilizza dall’inizio degli anni novanta. Nell’Unione europea è stata recentemente approvata una legge che esige che i produttori paghino il riciclaggio dei rifiuti tossici delle vecchie automobili. Una nuova legge giapponese (vedi post) stabilisce che i produttori fatturino agli acquirenti fino a 18.000 Yen per ogni nuova auto (175 euro) per pagare in anticipo la raccolta ed il riciclaggio del RAP e dei clorofluorocarburi presenti nel circuito dell’aria condizionata e degli airbags. Il Giappone e l’Unione europea prevedono di aumentare i tassi di riciclaggio dall’80 per cento di oggi al 95 per cento (Giappone) e 85 per cento (Unione europea) entro il 2015.

Fabbricazione

La fabbricazione delle automobili consuma delle quantità enormi di materie prime e di energia. Un’automobile del peso di 1.450 chilogrammi contiene 800 kg d’acciaio, 180 kg di ferro, 112 kg di plastica, 86 kg di fluidi, 85 kg d’alluminio e 62 kg di gomma. L’assemblaggio consuma 150.000 litri d’acqua, sono utilizzati svariati detersivi, dei solventi, dei rivestimenti e altri prodotti chimici. Un’automobile ordinaria consuma durante la sua esistenza 1,2 milioni di megajoules (approssimativamente 12 volte l’energia annuale utilizzata da una famiglia americana); la fabbricazione rappresenta appena il 10 per cento di quest’energia.

Utilizzo

L’impiego dell’automobile ha un prezzo: più dell’80 per cento dell’impatto energetico di una macchina è dovuto alla raffinazione del carburante, al suo trasporto ed alla combustione. Si tratta quasi sempre di benzina, che rappresenta un quinto delle emissioni americane di CO2. Le strade e gli spazi occupati dai parcheggi coprono di bitume delle quantità incredibile di terra (spesso dei seminativi): 0.07 ettaro (0.18 acro) per automobile negli Stati Uniti – per un totale negli Stati Uniti di 16 milioni di ettari (quasi 100.000 chilometri quadrati) – contro 0.02 ettaro per automobile in Giappone ed in Europa.

Un americano adulto passa in media 72 minuti al giorno in auto e fino a 46 ore l’anno nel traffico, che, secondo uno studio tedesco recente, è responsabile di circa l’8 per cento degli attacchi cardiaci. Si stima che gli incidenti causino 1,2 milione di decessi e 50 milioni di feriti ogni anno nel mondo. Secondo uno studio, la riduzione di un terzo delle concentrazioni del smog – soprattutto di alle automobili – di un terzo nelle città americane salverebbe 4.000 vite all’anno. Nel 2001, uno studio della Banca Mondiale su Dakar in Senegal ha stimato il costo dell’inquinamento da automobili e della congestione dovuta al traffico pari al 5 per cento del prodotto interno lordo del paese.

Be Sociable, Share!
Categorie:auto Tag: ,
  1. Nessun commento ancora...
  1. Nessun trackback ancora...