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Archivio per la categoria ‘bici’

Optibike, la bici che risolve più di una crisi

11 Novembre 2008 Nessun commento

optibike

Ne avevamo parlato tempo fa, ecco da Boulder, Colorado, un video “godurioso” per i ciclisti urbani con la splendida, aggressivisssima Optibike. Qui un altro video dove si vede la potenza in campagna (con caduta inclusa).

Si lo so, costa almeno 5000 US…

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Siamo un Paese di ciclisti della domenica

10 Novembre 2008 3 commenti

ciclistidelladomenica

Dal report ISFORT Fermata Audimob n.6 (pdf pag.5) l’articolo di Lorenzo Salvia dal Corriere.

A scendere nel buio dei nostri garage e contarle una ad una verrebbe da pensare ad un’Italia che ogni mattina si alza e spinge sui pedali: tra mountain bike e vecchie Graziella nascoste lì nell’ombra di biciclette ce ne sono 29 milioni. Possibile che siano poco meno delle automobili, che di milioni sono 35? Se invece di scendere in garage scendiamo per strada, un mattino qualsiasi, una città qualsiasi, quell’immagine di un Paese curvo a sbuffare sul manubrio si perde tra i fumi dei tubi di scappamento. Solo auto, di ciclisti neanche l’ombra. Un mistero? No, semplicemente siamo un Paese di ciclisti della domenica. La pedalata è uno svago del dì di festa ma quasi mai un trucco per coprire il tragitto casa-lavoro risparmiando qualche euro e facendo un po’ di esercizio.
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Il decoro urbano insensato: biciclette rimosse a Largo Argentina

16 Ottobre 2008 4 commenti

cosibello

Testimonianza #1

Roma, 15 OTTOBRE 2008 ORE 17.30 LARGO ARGENTINA. Due furgoni del Decoro Urbano dell’AMA carichi di bici, l’operatore ecologico che trincia le catene; scendo dal mio velocipede e mi informo. Tutte le biciclette legate lungo la balaustra che si trova sulla destra di largo Arenula direzione lungotevere, sono state rimosse.

Pare che l’intervento si sia reso inevitabile dopo le lamentele degli abitanti e l’insopportabile degrado offerto dalle 2 ruote. Nessun pubblico ufficiale a presenziare, nessun avviso di rimozione lasciato nei giorni precedenti, nessun avviso lasciato per indicare dove poter ritirare le biciclette. Cittadini e passanti fanno commenti negativi esaltando le virtù della bicicletta. La domanda si ripresenta, ma in che c…o di città vivo?

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5 Ragioni per NON fare le piste ciclabili su marciapiedi

6 Ottobre 2008 5 commenti

Ragione no. 1 Manteniamo le nostre priorità ben stabilite

In una visione di mobilità sostenibile e di una città giusta ed equa, le priorità infrastrutturali dovrebbero essere:

1. pedoni e persone con handicap
2. ciclisti
3. chi usa il trasporto pubblico
4. automobilisti

Ragione no. 2 la maggior parte dei nostri marciapiedi non sono abbastanza ampi nemmeno per i pedoni

Come stabilito nei regolamenti internazionali, in genere il marciapiede deve avere almeno 1.5 metri di larghezza libera da ostacoli (la “pedestrian zone” nella figura) perchè due persone si possano incrociare senza interferenza; nelle strade principali a maggiore densità la larghezza deve essere almeno 2.5 metri e di 3 nelle zone commerciali (senza contare lo spazio dei palazzi e degli alberi).

ITDP_cycleSidewalks

Ragione no. 3 non deve esserci conflitto tra ciclisti e pedoni

Una pista ciclabile ha bisogno di almeno 1.5 metri, quindi, se non si hanno a disposizione oltre 4 metri ed una bassa densità di pedoni, come lungo i fiumi o in alcuni parchi, progettando una pista ciclabile sul marciapiede, si creerà un conflitto tra pedoni e ciclisti.

Ragione no. 4 la bicicletta è un programma serio di mobilità urbana, non deve essere visto come un giocattolo. Deve essere visto come un mezzo di trasporto e come tale essere integrato e protetto nel flusso dei mezzi di trasporto

In genere i ciclisti preferiscono andare sulle pista ciclabile dato che :

a) riescono a raggiungere maggiore velocità
b) hanno meno ostacoli (pedoni, palazzi, vegetazione, ecc)
c) possono raggrupparsi e uscire con maggiore facilità agli incroci

Ragione no. 5 Verso una sostenibilità, convivenza e visibilità

Visto tutto quanto detto sopra è meglio togliere spazio all’automobilista a favore di un mezzo non inquinante, sicuro e che incoraggia l’attività fisica quale la bicicletta. Inoltre gli automobilisti devono imparare a convivere e rispettare i ciclisti, soprattutto quando sono meno visibili per l’automobilista (si pensi soprattutto alla svolta a destra agli incroci)

Via | ITDP

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Rapporto Annuale Agenzia per i Servizi Pubblici Locali di Roma

19 Settembre 2008 Nessun commento

E’ stata presentata ieri in campidoglio la relazione annuale dell’Agenzia per i Servizi Pubblici del Comune di Roma (grazie Romapedala).

Un documento ben fatto ed articolato:

Cap.1: Il quadro normativo, regolatorio e di governance dei servizi pubblici locali
Cap.2: Il trasporto pubblico di linea
Cap.3: Taxi, mobilità individuale e politiche di regolazione
Cap.4: Igiene e decoro urbano
Cap.5: Distribuzione di energia elettrica e gas
Cap.6: Il servizio di illuminazione pubblica
Cap.7: Servizio idrico integrato
Cap.8: I servizi culturali
Cap.9: Qualità della vita e servizi pubblici locali nella città di Roma
Cap.10: Pari opportunità di genere nelle aziende del Gruppo Comune di Roma
Cap.11: L’accessibilità dei servizi
Cap.12: Analisi del servizio affissioni e pubblicità
Cap.13: La Fondazione Bioparco
Cap.14: Le farmacie comunali
Cap.15: I servizi cimiteriali nel Comune di Roma

…con una sezione dedicata alle politiche per la mobilità privata e la ciclabilità (pag 102-111 del cap 3), da cui si evince un generale fallimento, sintetizzabile nella tabella sotto:

rapporto servizi

Da punto di vista di chi pedala notiamo la gravissima mancanza di una rete ciclabile capillare – di cui questo sito parla ossessivamente – unita all’assenza di:

  1. una sacrosanta delibera che obblighi i condomini a mettere le rastrelliere nei cortili (sicurezza di quando non le si usa le bici);
  2. una rete utile di piste che uniscano stazioni, università, licei, ospedali, uffici pubblici (sicurezza di quando le si usa)
  3. la possibilità di mettere le bici sui treni, tram ed autobus (sicurezza di quando le si usa sulle pericolosissime strade romane ad alto scorrimento).

Ne consiglio la lettura.

Aggiornamento

Dal 1990 al 2006, nel Comune di Roma si è registrato un aumento del 17,3% delle emissioni di gas inquinanti che provocano l’effetto serra. E la prospettiva per il 2012, data entro la quale i Paesi comunitari dovranno rispettare i parametri imposti dal protocollo di Kyoto, è di un incremento dell’1,2%“. Lo ha dichiarato Luigi Paganetto, presidente dell’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente), durante il convegno conclusivo del progetto “Roma per Kyoto”. Secondo Paganetto, è quindi indispensabile che Roma cambi rotta. In che modo? Puntando sull’efficienza energetica, la riduzione del traffico privato e l’impiego di fonti rinnovabili.

da Eco dalle Città.

La maglietta delle regole

15 Settembre 2008 Nessun commento

Al fine placare ed educare l’enorme numero di automobilisti imbarbariti dal traffico urbano romano si propone una semplice idea da indossare.

Una maglietta che comunichi ai suddetti automobilisti tre fondamentali regole della circolazione. Di seguito un esemplare virtuale…si attende trepidamente la realizzazione.

idea_maglietta

Grazie a Fabio del Ciclopicnic per l’idea.

Ricordiamo il Mobility Dai il prossimo 20 settembre ore 17 al Colosseo.

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Una ciclista a Roma

8 Settembre 2008 2 commenti

Una lettera alla Lista CM-Roma crea un collegamento tra Mobilità alternativa, Costo dell’auto, Violenza e Vivibilità delle città. Eccola:

Quando racconto ai miei conoscenti che uso la bici per andare al lavoro (5km da casa ), a fare la spesa, ecc, prima mi dicono: “Oh che brava” e subito dopo: “Ma non hai paura? non è pericoloso? ecc ecc..”

Mi domando come mai non lo dicono anche a quelli che vanno in motorino, moto e scooteroni vari e che muoiono come le moscheanche perché vanno al quintuplo della velocità di una bici. Forse perché tutte le forme di spostamento che implicano l’uso di combustibili fossili e l’assenza di sudorazione sono socialmente accettate. Così ci dice la TIVVU’. Basta un po di manfrina sul caro-petrolio nei telegiornali e tutti si sentono più rassicurati.

E infatti in questo settembre romano noto nel mio quartiere molta più gente in bici e ciò mi rallegra: finalmente non faranno la figura del romeno o del cingalese andando in bicicletta…è la remora più realistica dei motorizzati è sentirsi degli sfigati ad andare in bici piuttosto che in Cherokee (o anche in Matiz).

Dicembre scorso ero a Monaco di Baviera e dopo il tg della sera un bel servizio di 10 minuti in cui personaggi localmente famosi promuovevano l’uso della bicicletta, basta niente per cambiare la testa delle persone, o per lo meno portarle a ragionare. Qui in italietta le cose vanno nel verso giusto… spranghiamo e stupriamo i turisti che arrivano in bici e poi pure il cazziatone (“Quel posto è pericoloso…se la sono cercata”).

Commento

Il messaggio sintetizza micro e macro prospettiva della mobilità in questo paese. Secondo me coglie le paure e la psicologia dei singoli e l’influenza dei media sull’immaginario collettivo e le scelte della massa. Il risultato è che andare in bici:

1) E’ DA SFIGATI PER CHI NON CI VA.
2) E’ PERICOLOSO PER CHI CI VA.
3) NON E’ INTERESSANTE PER CHI LEGIFERA

L’ultimo punto motiva un sacco di cose:

– l’assenza di un piano nazionale e regionale per la mobilità su ferro (rete di treni e tram),
– l’intermodalità quasi nulla mezzi pubblici-bici (bici sul treno per Ostia solo la domenica e senza i ganci, perché?),
– le ciclabili ridicole e piene di schifo,
– la vittoria dei parcheggi sui percorsi ciclopedonali (che servono a carrozzine e carrozzelle di mamme ed anziani, oltre che ai ciclisti) ecc. ecc.
– la non approvazione di una delibera (come a Torino) che OBBLIGA i condomini a mettere rastrelliere per bici nei cortili: una gravissima mancanza dell’Assessorato all’Ambiente in decenni di giunta di sinistra (anche per questo hanno perso..)

Siamo come la rana messa nella pentola sul fuoco a freddo, l’acqua si scalda piano piano e la rana finisce bollita per la GRADUALITA’ del pericolo.

Aggiornamento

A proposito di sicurezza, civiltà, mobilità ecc. dal Ministero dei trasporti, leggiamo: CINTURE E CASCO, SEMPRE MENO GLI ITALIANI CHE LI USANO,

Cala il numero degli automobilisti italiani che usano le cinture: la media nazionale è passata dall’83,5 per cento di metà 2003 al 64,6 per cento del 2007, quando si è avuta una perdita di 7 punti percentuali solo rispetto al 2006. A formare il valore medio nazionale concorrono regioni virtuose (in testa la Liguria col 91,3 per cento seguita dal Veneto coll’89,1 per cento) e regioni indisciplinate (maglia nera il Molise, col 35,8 seguito dalla Sicilia col 37,4 per cento e dalla Calabria col 39,1).

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La violenza di Ponte Galeria

25 Agosto 2008 2 commenti

pontegaleria

Oggi è polemica su quanto detto dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno a proposito dell’aggressione dei turisti olandesi a Ponte Galeria. Vorrei dare un piccolo contributo per approfondire sia la concezione del territorio di destra e sinistra, che le ipocrisie della sinistra sulla sicurezza.

Credo che sia FONDAMENTALE sottolineare la prospettiva spaziale che vige nella mente di Alemanno; non è una polemica destra sinistra, è una visione del mondo e dello spazio.

Alemanno, affermando che quel posto è pericoloso, sembra dire: “Il mondo esterno è pericoloso, io lo percorro in auto, talvolta col finestrino chiuso e ad alta velocità”. Infatti, molti di noi sono d’accordo: quel posto è pericoloso. Ma due cicloturisti olandesi come fanno a saperlo? Cos’è la sicurezza? Sicurezza è anche assicurare che non esistano ETTARI pericolosi nelle campagne o tutti i CHILOMETRI percorsi in bici da Ladispoli a Roma, per chi pedala.

Ecco, lo spazio. Il nostro mondo della crescita miope ha prodotto un mondo chiuso. E’ il mondo delle superstrade, dei parcheggi, dei centri commerciali, del degrado. E’ un mondo chiuso in quanto iper-frammentato da tanto asfalto e dove una vecchia fattoria, diviene ritrovo di delinquenti. Conseguenza: chi passa da lì deve evitare quello spazio. E impedito viverlo. Via! Sciò!

Non ci sto. I ciclisti di Roma non ci stanno. La sinistra non ci dovrebbe stare (e farebbe meglio a parlare di treni e bici invece che di budget per la sicurezza in finanziaria). La destra dovrebbe capirlo ed agire.

In Olanda, Germania, Austria, Spagna esiste un’altra visione del mondo, quella di un mondo aperto popolato da persone civili e dove si esce di casa senza l’automobile, si pedala alla stazione e si può mettere la bici sul treno per andare al lavoro o per VIAGGIARE!

E il mondo che si è ripreso lo spazio, dove non ci sono i briganti al lato delle strade col cartone di vino, perchè quelle strade sono percorse da facce sorridenti a 20 km l’ora che lo spazio se lo vivono.

Lo spazio è aperto in Europa.

Per approfondire, vedi la serie Cyclopolis.

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H2 Eureka ed altre storie, saluti estate bene

H2 Eureka! Nuovo catalizzatore Nuova Elettrolisi.

Mi par di sognare, soli ieri Super-Quark ci aveva rattristato con un servizio, Perché le auto a idrogeno non sono arrivate?, andando al MIT a chiederlo ad alcuni chimici. Questi giovani esperti ci hanno detto che:

  • per le auto, sono migliori le batterie perché il ciclo dell’idrogeno non è efficace,
  • le fuel cell sono fragili, care (platino) e
  • lo stoccaggio dell’idrogeno non è risolto (“speriamo negli idruri”).

Mah.

L’umore è decisamente cambiato in meglio, leggendo che al MIT (guarda un pò) hanno sviluppato un nuovo catalizzatore per scindere l’acqua. Gli aggettivi sono: “innovativo”, “passo da gigante”..

Sempre più il ciclo dell’idrogeno segue il funzionamento della natura.

Researchers at MIT Develop New Water-Splitting Catalyst That Works Under Benign Conditions; a Giant Leap, da greencarcongress;

vedi anche: New Kind of Electroysis to Catalyze Hydrogen Economy, da ecogeek

vedi anche: A Giant Leap For Clean Energy: Hydrogen Production Breakthrough from MIT, da treehugger;

vedi anche: Scientists mimic essence of plants’ energy storage system, da physorg;

vedi anche: MIT develops way to bank solar energy at home, da reuters.

Nel frattempo, possiamo notare la dinamica dell’economia concorrenziale, innovativa e sostenibile (sarcastico), alla Esso si guadagnano 1500 $ al secondo con il caro greggio:

Exxon made nearly $1,500 a second last quarter, a new record, da autobloggreen

dato che ce n’è di meno, quello già “in tasca” deve valere mooolto di più, no?

Pero, dato che le auto bevono, bisogna raschiare il fondo del barile. Il fondo è tutto grasso e denso, si trova in Canada. Per raschiarlo ci si spezzano le unghie. Si fa un sacco di danno, alla terra, alle piante ed in aria:
I pericoli delle sabbie bituminose del Canada, Unconventional Oil: Scraping the bottom of the barrel, da Euractiv (report WWF).

Sul piano delle SOLUZIONI ci sono i mezzi a pedali, ma gli Stati Uniti sono al Medio Evo. Infatti, all’ultima Critical Mass di New York vediamo la cultura barbara di un poliziotto idiota, che non trova di meglio che far cadere un ciclista per dare un senso alla sua giornata.

Guarda il video del poliziotto che aggredisce un ciclista alla Critical Mass di New York: NYPD Officer Randomly Assaults Biker.

Aggiornamento: Patrick Pogan, il poliziotto che ha scaraventato a terra Christopher Long è stato incriminato e poi licenziato, multato ed arrestato. Christopher è stato indennizzato con 98.000$.

Per chi ancora adora l’auto, consigliamo di leggersi le 17 ragioni per le quali la bici è una buona idea: 17 reasons why biking is a good idea, da GreenYahoo.

Ciao

G

Bike sharing, Roma impari da Lione

8 Luglio 2008 1 commento

bici

Il bike sharing recentemente lanciato a Roma è un’ottima iniziativa, che incoraggia sia i romani che i turisti a l’uso della bicicletta per raggiungere il posto di lavoro o per muoversi in città. Il servizio, finora limitato al centro storico (mappa) totalizza 200 biciclette, è “in prova” e, a seconda dei risultati, dovrebbe in futuro estendersi a tutta la città (a Roma, ad oggi, si pedala nella sola ZTL). A Parigi, Velib è nato un anno fa e già conta 200.000 abbonati per 16.000 biciclette. Ogni giorno, i parigini effettuano circa 120.000 tragitti (tasso di soddisfazione al 98%) e, nel 2008, il comune di Parigi dovrebbe incassare quasi 30 milioni di euro.

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Le bici del bike sharing sono arrivate a Roma

13 Giugno 2008 Nessun commento

Rosse, lucide sono l?, attaccate alle colonnine e pronte per essere usate nei posti pi? strategici della capitale.

BSharing_13giugno

Speriamo bene..a proposito, servono meccanici. E oggi apre una nuova ciclofficina.

Aggiornamento

Come iscriversi al bike sharing.

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Ieri accadde..fine Ciemmona 08

La conclusione della Ciemmona08, è in un comunicato,

con il quale concordo quasi interamente.

comunicato Critical Mass Roma – 2 giugno 2008

Lunedì 2 giugno le forze dell’ordine hanno perpetrato l’ennesimo atto intimidatorio ed assolutamente ingiustificato nei confronti di tutti i partecipanti della massa critica di ritorno da Ostia. Dopo tre giorni di festa, che hanno visto in totale circa 5000 biciclette invadere pacificamente Roma con suoni e colori senza il benché minimo episodio di turbativa all’ “ordine pubblico”, tutti i ciclisti di ritorno a Roma sono stati fermati ingiustificatamente dalle forze dell’ordine in luoghi e modi diversi. Quasi duecento persone, in un arco temporale che va dalle dieci alle dodici di mattina, sono state tenute sotto sequestro dalle forze dell’ordine senza alcuna motivazione plausibile tra l’Eur e P.le Ostiense.
Ci sembra ridicolo che, in una giornata in cui le forze armate mostrano i muscoli paralizzando buona parte della città con grande spiegamento di uomini e mezzi, venga criminalizzato chi rivendica quotidianamente attraverso l’uso della bicicletta un mondo libero da inquinamento, auto, petrolio e dalle guerre che da esso dipendono.

Lunedì 2 giugno le forze dell’ordine hanno perpetrato l’ennesimo atto intimidatorio ed assolutamente ingiustificato nei confronti di tutti/e i/le partecipanti della Critica Massa di ritorno da Ostia. Dopo tre giorni di festa, che hanno visto in totale circa 5000 biciclette invadere pacificamente Roma con suoni e colori senza il benché minimo episodio di turbativa all’ “ordine pubblico”, i/le ciclisti/e che avevano deciso di trascorrere l’ultima notte in riva al mare si sono visti/e svegliare da tre pattuglie ed un elicottero della polizia,che li/le hanno seguiti/e, e ripresi/e, fino alla più vicina stazione ferroviaria.

In un clima reso già abbastanza teso dalla presenza di svariati poliziotti all’interno della stazione, i/le vari/e ciclisti/e sono stati invitati a salire con calma sui treni, ignari del fatto che a fine corsa, alla stazione di Porta S.Paolo, erano già schierati decine di poliziotti in assetto antisommossa che impedivano a QUALSIASI ciclista si trovasse all’interno della stazione di varcare la soglia.

I primi che, come loro diritto, hanno chiesto di lasciare l’area della stazione sono stati ricacciati dentro con la forza, i documenti requisiti per un tempo indefinito (saranno poi restituiti una mezz’ora dopo) ed invitati ad indossare le felpe con la scritta Critical mass al contrario, comportamento questo ulteriormente vessatorio e gratuito verso liberi cittadini ai quali non era imputabile alcun reato.
Un gruppo di circa 50 ciclisti che aveva deciso di tornare a Roma in sella alla propria bici è stato bloccato da due pattuglie dei carabinieri all’altezza dell’Eur ed identificato. Anche qui, nessun reato contestato, nessun atteggiamento provocatorio da parte dei ciclisti, che al contrario hanno dovuto attendere più di mezz’ora a lato della strada, sotto la pioggia battente, di fronte ad impassibili poliziotti in impermeabile, senza alcuna motivazione plausibile.
Quasi duecento persone, in un arco temporale che va dalle dieci alle dodici di mattina, sono state tenute sotto sequestro dalle forze dell’ordine; tra Ostia e P.le Ostiense qualsiasi ciclista o gruppo di ciclisti poteva essere fermato, anche se estraneo a Critical Mass, in una situazione di stato di polizia in cui chiunque fosse in sella ad una bici andava temporaneamente fermato perché considerato potenzialmente pericoloso per la sicurezza del corteo delle forze armate che si stava svolgendo poco distante.
Come più volte sottolineato agli ispettori della Digos presenti, nessuno dei ciclisti aveva intenzione di fare rotta sul corteo dei fori imperiali, nonostante la nostra innata avversione al militarismo.
Il comportamento delle forze dell’ordine, che hanno ricompattato forzatamente i piccoli gruppi di ciclisti che stavano tornando a casa, appare quindi particolarmente insensato.
Ci sembra ridicolo che, in una giornata in cui le forze armate mostrano i muscoli paralizzando buona parte della città con grande spiegamento di uomini e mezzi, venga criminalizzato chi rivendica quotidianamente attraverso l’uso della bicicletta un mondo libero da inquinamento, auto, petrolio e dalle guerre che da esso dipendono.

alcuni ciclisti critici

Foto CIEMMONA 08 !!

Mammifero bipede’s slideshow venerdi , sabato e domenica.

Slideshow di Resistor;

Slideshow di Anakin Skywalker;

Altra raccolta foto sabato San Giovanni.

L’album di Machin.Pissocu;
Foto e testi dal sito di Chris Carlsson.

Circo Massimo 28 maggio 2008

28 Maggio 2008 Nessun commento

CM_@Circo_massimo

In vista del WE…

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La chiusura del primo anello ciclabile di Roma

12 Maggio 2008 Nessun commento

Anello_ciclabile

Avevamo parlato dell’idea del Grande Sentiero Anulare in precedenza: una opera a basso costo che permetterebbe di realizzare un anello ciclabile in zone storiche e naturali di grande suggestione nella capitale.

Igino-Slowbike ne ha fatto un progetto, con splendida motivazione e dettagli. Da notare che la descrizione e ricca di suggerimenti pratici e mantiene quella vocazione alla necessaria intermodalità (metro-bici) che – viste le distanze a Roma – è assolutamente necessario incrementare.

Chiusura Primo Anello Ciclabile.

Critical Mass a Gaza

22 Aprile 2008 Nessun commento

Bici a Nazareth

Foto: Thameen.

Gaza, 21 aprile 2008

Riportiamo da Cric: Critical mass a Gaza

Come ricordavo precedentemente molte più biciclette si vedono in giro per Gaza. La mancanza di benzina e gasolio ormai è evidente nelle strade della Striscia. Sono veramente poche le macchine che ancora circolano. E quelle viaggiano con le bombole di gas oppure a …..olio ! Sì , proprio olio, quelle diesel stanno usando anche l’olio. Fumi neri e odore di falafel , come mi diceva oggi un autista, si spargono nell’aria. E poi oltre le biciclette ci sono i carretti tirati da asini, cavalli, muli. Ma anche loro mangiano e prima o poi non ci sarà più neanche il mangiare per i muli.

La chiusura dei confini continua , oggi anche agli internazionali, all’improvviso, è stato vietato il transito. Il motivo? “Security reasons” hanno detto i militari di Erez. Ma torniamo alle biciclette. La mancanza dei trasporti ha fatto sì che anche le scuole , le università abbiano sospeso molte lezioni.

E stamattina centinaia di giovani in bicicletta, ognuno con una bandiera palestinese, hanno partecipato alla manifestazione davanti al Parlamento palestinese per protestare contro l’assedio. Un assedio devastante per la vita quotidiana di un milione e mezzo di persone che non accenna a finire, e non finirà se la comunità internazionale non farà sentire la sua voce.

Vedi anche serie di foto sulla CM a Tel Aviv.

Aggiornamento

Ideeatrazioneumana

Il volume (16 pagine) Critical mass: Idee a Trazione Umana.

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