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Lezioni Zen – I brevetti sull’idrogeno

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Foto da fotocommunity

Sulle 32.209 richieste di brevetti per celle a combustibile depositate in Giappone, Stati Uniti ed Europa dal 1998 al 2004, quelle Giapponesi sono state il 67%. E’ quanto afferma la relazione di bilancio 2006 dell’Ufficio brevetti Giapponese del 9 maggio 2007.

I dossier presentati dalle aziende Giapponesi sono stati 2,5 volte superiori agli Americani e 2,9 volte quelli Europei. In particolare, oltre il 15 per cento dei brevetti depositati provengono da tre produttori giapponesi di auto: Nissan, Toyota e Honda, che hanno depositato rispettivamente 1980, 1546 e 1526 domande di brevetto.

Nei paesi esaminati, le domande di brevetto per celle a combustibile a membrana protonica (PEFC) sono state le più frequenti, rappresentando l’81-83% del totale delle domande, seguite dalla tecnologia di celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC) col 10-12 per cento ed, infine le celle a combustibile al metanolo (DMFC) al 5-7%. Le proporzioni sono state più o meno le stesse in tutti i paesi.

Le domande di brevetto hanno iniziato ad aumentare nel 1998, per le PEFC, nel 2001 per le SOFC e nel 2002 per le DMFC. Il Giappone si sta avviando a creare una società basata sull’idrogeno da realizzare mediante l’uso diffuso di veicoli a celle a combustibile nel 2030. Nel 2007, le tecnologie delle celle a combustibile stanno iniziando le fasi di commercializzazione e diffusione in Giappone. Le celle a combustibile trovano applicazione negli apparecchi elettronici portatili e nei sistemi di cogenerazione residenziali.

In considerazione di tali usi futuri, l’efficienza e la durata devono essere drasticamente migliorate, le dimensioni ed i costi devono essere ridotti, e devono essere sviluppate delle infrastrutture sociali, comprese le stazioni di approvvigionamento di combustibile e le norme di sicurezza. da Japan for sustainability

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