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Archivio per la categoria ‘idrogeno’

H2 Roma 2006 – L’Idrogeno arriva in Campidoglio

16 Novembre 2006 Nessun commento

Fiume
La notizia ? irresistibile: giunta alla sua 5 edizione H2 Roma Cultura dell’Energia arriva in Campidoglio. Se ancora 2 anni fa si presentava come un convegno per ingegneri, con presenti il Politecnico di Stoccolma e Volvo, gi? l’anno scorso conquistava il CNR e vedeva tra i partecipanti i maggiori costrutttori di auto (ma non la FIAT, che ora si difende cos?).
Questo blog evita polemiche dirette ed asprezze, tuttavia occupandomi di idrogeno da 10 anni non posso fare a meno di utilizzare un giudizio critico nei confronti degli eventi mediatici in tema di nuove energie e dell’idrogeno in particolare. Prosegui la lettura…

Categorie:idrogeno Tag:

Tricicli a Celle a combustibile

2 Novembre 2006 Nessun commento

citycruiser_ii_und_deliverycruiser_kleinLa ditta Veloform ha introdotto dei tricicli a pedalata assistita di ultima generazione, essendo propulsi da celle a combustibile. Questi veicoli – esotici per l’Italia – costituiscono una bella promessa per la mobilit? urbana leggera. I risci? sono la versione light del taxi e, promette la EFOY, grazie al metanolo liquido come combustibile, pu? essere rivoluzionato dall’accresciuta autonomia e la bilancia ambientale molto positiva. Il CityCruiser II usa le celle a combustibile EFOY di SFC Smart Fuel Cell per il movimento, le luci, ecc.

I consumi: 0.3 litri di equivalente benzina per 100 km.
I costi : ? 8.400. Da EFOY.

Categorie:bici, idrogeno Tag:

Honda sull’onda dell’Idrogeno..fatto-da-te

30 Ottobre 2006 Nessun commento

L’ultimo prototipo a celle a combustibile Honda è in salsa “autarchica”, vediamo perché…

Honda_FCX

La Honda “FCX” ha un motore elettrico da 129 CV, alimentato da 100 kW di fuell cell di ultima generazione: le celle sono confinate in un tunnel centrale, guadagnando spazio per l’abitacolo.

FCX_Interno

L’idrogeno è conservato alla pressione di 350 atmosfere in serbatoi da oltre 170 litri, consentendo un’autonomia di circa 430 chilometri con un pieno. La “FCX” è dotata anche di una batteria agli ioni di litio che immagazzina la corrente inutilizzata, che altrimenti andrebbe perduta.

Ma la novità è nella “Honda energy station”o HES, un sistema di produzione domestico dell’idrogeno: l’Hes “riforma” il metano domestico in idrogeno!

Honda sarebbe in grado di proporne una versione a energia solare – quindi ad elettrolisi – pronta per le applicazioni commerciali. L’idea è forse quella di by-passare l’infrastruttura pubblica per il rifornimento…ovviamente c’è anche il video.

Ricordo che l’idrogeno è un vettore e che il passaggio metano – idrogeno – elettricità – moto può non essere conveniente rispetto a quello metano – moto..un post precedente ne parla un po.

Aggiornamento

La FCX sarà al Salone dell’auto di Ginevra, da Repubblica

AQEL – Lo Scooter a Idrogeno Yamaha

26 Ottobre 2006 Nessun commento

yamaha_fc_scooter.jpg

Yamaha annuncia lo sviluppo del FC-AQEL, uno scooter elettrico a cella a combustibile. FC-AQEL sarà presentato al 22 International Battery, Hybrid and Fuel Cell Electric Vehicle Symposium & Exposition (EVS22) di Yokohama dal 23 al 28 Ottobre 2006.

Il sistema che alimenta lo scooter è composto da una cella a combustibile con separatore metallico, due cilindri di idrogeno ad alta pressione (350 bar) ed una batteria secondaria di appoggio a ioni di Litio. Prosegui la lettura…

Le buone notizie del 13 Ottobre

13 Ottobre 2006 Nessun commento

Energia eolica? Anche dal ferramenta di VALERIO GUALERZI
eq_wind.jpg

Microturbine per produrre corrente in vendita nei supermarket del “fai da te”, costano circa 2mila euro e bastano per il 30% del fabbisogno domestico.

Una microturbina per l’energia eolica in vendita da B&Q: “PINZE, martello, una manciata di chiodi e una turbina eolica“.

A fare un’ordinazione del genere in un negozio di ferramenta italiano si verrebbe presi per pazzi, ma in Gran Bretagna non è così. Il crescente interesse per la microgenerazione di elettricità ha finalmente fatto fare alle fonti rinnovabili l’atteso balzo dal mercato di nicchia a quello della grande distribuzione.

Da qualche giorno” B&Q”, una delle catene per il “fai da te” più grandi del Regno Unito (simile all’italiana Bricofer) ha messo infatti in vendita micropale eoliche e pannelli per il solare termico come fossero un qualsiasi articolo di ferramenta. E anche il prezzo, seppure non esattamente alla portata di tutti, non è certo proibitivo. Sborsando poco meno di 1.500 sterline (circa 2.200 euro) negli oltre 300 negozi a marchio “B&Q” sparsi per il paese è possibile acquistare una microturbina in grado, promettono i venditori, di tagliare la bolletta media di una famiglia del 30 per cento.

continua a leggere su Repubblica del 11 ottobre 2006

Reattori vs. inceneritori

Il Professor Echos ci fornisce utili ragguagli sullo smaltimento dei rifiuti e le relative tecnologie inclusa la pirolisi sviluppata dall’ENEA. Un documento utile sullo stato dell’arte di Greenpeace si trova qui.
Ballard compra Ballard

Ballard Power System ha firmato un accordo di fornitura continuativa con General Hydrogen Corporation per 2.900 celle a combustibile MARK9 per un valore di circa 22 milioni di US$. Le celle saranno integrate negli Hydricity prodotti da General Hydrogen già in vendita per i clienti hanno deciso di sostituire le convenzionali batterie al piombo nei carrelli elevatori. L’accordo prevede che Ballard fornisca celle da 4 a 20 kW, un quarto delle quali nel 2007 e le restanti nel 2008. Quest’anno, al 30 settembre 2006, Ballard ha consegnato 100 celle MARK 9. Con questo contratto, Ballard ha sorpassato l’obiettivo – dichiarato pubblicamente – di vendere 300 unità nel 2006. Rispetto alle batterie al piombo convenzionali, le celle a combustibile offrono dei sicuri vantaggi sulle macchine per la movimentazione materiali : triplicano il tempo di funzionamento; forniscono una potenza costante durante lo spostamento; e non è più necessaria la sostituzione delle batterie. La MARK 9 SSL si basata sulla tecnologia di quarta generazione MARK 902 sviluppata da Ballard. General Hydrogen è un’azienda di Richmond, Columbia Britannica, vicino a Vancouver (Canada), registrata in Delaware ed è stata fondata dal Dott. Geoffrey Ballard e Paul Howard, i fondatori della Ballard Power System.

da Green Car Congress

La nascita della Cella a Combustibile, di Ulf Bossel

13 Ottobre 2006 Nessun commento

serbatoi.jpg

Foto da Treehugger

Introduzione

Con dolcezza e per fortuna, le nostre vite stanno per essere cambiate da un nuovo modo di generare elettricità – la cella a combustibile, solo apparentemente una tecnologia moderna, avendo acquisito notorietà a bordo delle astronavi, dove forniscono energia per la missione ed acqua per gli astronauti. Più di recente, ditte produttrici di celle a combustibile sono fiorite per sviluppare o commercializzare questa risorsa di energia elettrica per l’elettronica di consumo e gadgets portatili, per gruppi di potenza in siti isolati, come motori per le automobili ed anche centrali elettriche.

Le celle a combustibile convertono idrogeno o idrocarburi quali metano, propano, metanolo, benzina ed anche nafta, in elettricità senza inquinare l’ambiente. Una cella non ha praticamente parti mobili, è silenziosa, pulita, efficace e quasi tutta la sua produzione, elettricità e calore, può essere sfruttata.

Le celle sono la chiave di volta della nuova era della “Generazione Distribuita”. L’elettricità è prodotta dov’è necessario. Non vi è energia persa per trasmissione meccanica ed il calore del processo è pronto per essere sfruttato. Cosi come i laptop hanno conquistato il posto dei computer tradizionali, le celle a combustibile spazzeranno via i 50 miliardi di US$ annuali del mercato delle grandi centrali elettriche. Le celle sono anche candidate a prendere parte dei 180 miliardi di US$ spesi ogni anno per i motori a scoppio. Prosegui la lettura…

Idrogeno – Una critica a Rifkin ed una riflessione su Bossel

11 Ottobre 2006 1 commento

Atomo Idrogeno

Questo post tenta di chiarire alcuni aspetti relativi alla tanto discussa economia all’idrogeno e della diversificazione delle fonti energetiche, partendo da alcune affermazioni del noto “guru” americano Jeremy Rifkin.

In un’intervista (Il Sole 24Ore, 20 luglio 2006) Rifkin dichiara: “La produzione di idrogeno attraverso fonti non rinnovabili non risolve il problema di allontanarci dalla dipendenza di risorse energetiche limitate, costa cara e ha componenti inquinanti. E poi chi paga? Aumenteranno le tasse o le bollette della luce per il consumatore?”; Rifkin ritiene necessario, “Organizzare e gestire la terza rivoluzione industriale. Fin dal tempo dei Sumeri, una rivoluzione economica è avvenuta quando a una innovazione energetica si è unita una innovazione di comunicazione.

I Sumeri hanno imparato a conservare il grano in magazzini, ma non avrebbero avuto successo se non avessero introdotto il linguaggio cuneiforme per gestire la contabilità. Quando è arrivato il telegrafo abbiamo potuto migliorare di molto i trasporti via treno e abbiamo gettato le radici per la prima rivoluzione industriale. Poi con il telefono ed il petrolio abbiamo avuto la seconda rivoluzione. Oggi con l’innovazione di comunicazione via internet e quella energetica dell’idrogeno stiamo preparando la terza rivoluzione industriale”, e aggiunge: “[L’idrogeno] è difficile produrlo nelle quantità che desidereremmo, ma è possibile farlo con l’energia eolica, con quella solare, con quella marina, con la forza dell’acqua, delle onde, delle correnti. Si potrà fare l’elettrolisi a casa per ottenere dei piccoli quantitativi, ma qui interviene la rete: ci si appoggerà a un network di computer per allocare milioni di piccoli surplus. Si dovranno adattare alcune delle reti esistenti, quella della distribuzione del gas ad esempio. E dovremo anche immaginare dei grandi depositi di stoccaggio: non sempre soffia il vento o splende il sole. Prosegui la lettura…

2 buone notizie – H2 a Londra e Metro a Roma

9 Ottobre 2006 Nessun commento

La prima
Secondo un rapporto della London Hydrogen Partnership (Associazione per l’idrogeno di Londra) la città potrebbe teoricamente generare 141 tonnellate di idrogeno al giorno dai rifiuti. La produzione di idrogeno potrebbe avvenire sia mediante processi di gassificazione/pirolisi che con la digestione anaerobica dei rifiuti delle utenze private e commerciali. Delle 141 tonnellate, 68 sarebbero derivate da rifiuti comunali, la cui gestione sarebbe sottoposta al controllo di un’unica autorità. Le 141 tonnellate quotidiane sarebbero sufficienti a rifornire una flotta di 13.750 autobus ibridi (elettrici e a fuel cell) e a idrogeno con motore a combustione interna. Il parco autobus attuale di Londra conta poco più di 8.000 unità. Il rapporto sottolinea, tuttavia, che poiché gran parte dell’idrogeno sarebbe usato per la produzione di energia elettrica, i 13.750 autobus rappresentano un potenziale teorico e non la produzione prevista. Prosegui la lettura…