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L’EliminaZolfo

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Immagine di A. Enyashin, TU Dresden.

I ricercatori del Technical University Dresden, del Forschungszentrum Dresden-Rossendorf e del Weizmann Institute di Rehovot in Israele, hanno sintetizzato una nanostruttura di molybdenum disulphide (MoS2) per applicazioni di catalisi dello zolfo, uno dei principali inquinanti degli idrocarburi fossili.

I ricercatori hanno studiato in dettaglio l’influenza della taglia delle nanoparticelle sulle proprietà fisiche e chimiche del MoS2 trovando che non solo la dimensione ma anche la struttura geometrica ha una grande influenza sul potenziale catalitico per la desolforazione.

I ricercatori hanno esaminato le proprietà di particelle più grandi con molti lati. E’ stato trovato che le particelle più grandi e tridimensionali hanno un potenziale di desolforazione, simile ai nanoplatelets.

Tali particelle hanno una forma a octaedro che è simile ad un piramide doppia e sono più semplici da produrre dei nanoplatelets, che vengono sintetizzati su un supporto d’oro.

Per la prima volta, il gruppo di ricerca ha indicato che il potenziale per la desolforazione dei combustibili non è limitato alle particelle più piccole di MoS2, poiché le zone di reazione catalitica, conduttive elettronicamente, esistono anche nelle particelle più grandi. Ne deriva che la dimensione delle particelle e la struttura tridimensionale determinano fondamentalmente le proprietà fisiche e chimiche delle nanoparticelle di MoS2.

I risultati sono stati pubblicati su Angewandte Chemie e Nature Nanotechnology.

Fonte: Physorg.

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