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La Mobilità in un mondo piatto (Parte 2)

I profili CO2 dei costruttori d’auto

I profili CO2 dei singoli costruttori sono fondamentali per realizzare gli scenari rispetto sia alla proporzione di veicoli diesel che al volume delle vendite. Mettendo l’accento sulle emissioni, diviene possibile produrre giudizi significativi sul volume emesso dai singoli motori e riguardo alle difficoltà in termini costi per la riduzione delle emissioni di CO2. Un esempio: gli aspetti distributivi indicano che una riduzione del 20 % delle emissioni per tutti i produttori è più semplice per BMW che per DaimlerChrysler (DCX) e più semplice per Renault che per Fiat, anche se le emissioni assolute permetterebbero solo delle conclusioni contraddittorie.

Nel caso di BMW, i motori della serie 1 e 3 hanno livelli di emissioni di 140-180 g CO2/km. Attualmente, BMW non offre nessun modello le cui emissioni sono inferiori ai 140 g CO2/km. Le Smart della DCX hanno, invece, livelli inferiori a 140 g CO2/km: il 20% del volume delle vendite di DCX in Europa occidentale. Tuttavia, il segmento medio-alto dei modelli (le classi E-, S-, M- e R-) hanno un impatto negativo importante.

I profili dei produttori di auto di massa sono alquanto diversi. In particolare, risulta chiaramente l’attenzione di Fiat sul segmento sub-compact. Fiat ha, in questo senso, il ventaglio di prodotti più favorevole e il 48% dei suoi veicoli hanno emissioni di CO2 inferiori ai 140 g/km. Per Renault e Volkswagen, la famiglia Megane e la piattaforma Golf sono estremamente importanti sia in termini di unità vendute che di emissioni di CO2. Per Volkswagen, solo il 10% delle unità vendute hanno le emissioni di CO2 sotto il limite del 2008 di 140g CO2/km. Per PSA e Renault, lo standard è raggiunto dal 12% e 25% delle vetture vendute, rispettivamente. Inoltre, tutte le Golf emettono dai 140 ai 180 g CO2/km, quindi il 69% delle vendite totali ricadono in questa classe di emissioni. Per cambiare questo stato di cose, Volkswagen ha la sola opzione di diversificare la sua gamma di prodotti per includere auto più piccole o aumentare la parte di veicoli diesel. Poiché VW ha già oltre il 50% di veicoli diesel, sarà molto difficile per l’azienda ridurre il suo profilo di emissioni.

La vettura Porsche con meno emissioni raggiunge un livello di 229 g CO2/km. La famiglia Cayenne ha valori di emissioni dai 324 a 385 g CO2/km. Il peso a vuoto della versione base della Cayenne è di 2.235 kg, ne consegue che con la gamma di prodotti attuale sarà impossibile persino avvicinarsi agli standard ACEA di emissioni.

Costi per i produttori

Secondo i nostri calcoli, gli impegni ACEA rappresentano una frontiera di costi per alcuni produttori inferiore rispetto agli standard Euro 5 proposti (in sede EU). Entro il 2008, si prevede per BMW un aumento dei costi di 630 milioni di euro. I costi addizionali di conformità, escludendo gli standard ACEA volontari, ammontano a circa €235 milioni, equivalenti a €195 per veicolo. In termini del margine EBIT, l’effetto è all’incirca equivalente a quello dei costi delle materie prime del 2005. Le nostre stime indicano un EBIT di €4.180 milioni per il 2007, con un declino dei profitti del 15%.



costscar.jpgFonte: Ricerche WestLB

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