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Elio resiste

sunacua

Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’é tra seme e albero, Mahatma Gandhi

Avevamo già parlato dell’esperienza concreta di chi vuole istallare dei pannelli fotovoltaici e, accettando di pagare 7000 €/kW, deve trovarsi a combattere con lentezze e complessità burocratico-legislative.

Lo ammetto, sono motivato dalla lettura del blog di Ugo Bardi, che prima si chiedeva Arrivano questi Moduli? %/&@!!! e poi una volta che Sono arrivati i moduli! &(%/^!!!!
restava sconcertato dalla complessità della procedura di richiesta dell’AEEG.

Com’è noto, due sono le possibilità per produrre elettricità fotovoltaica connesso in rete:

  1. scambio sul posto e relative condizioni;
  2. rivendita alla rete, senza compensazione.

Nel primo caso, su cui troviamo decine di siti tabelle, simulazioni e software le tariffe sono chiarissime ed incentivanti. Ma in realtà NON SI VENDE ELETTRICITA’, ce la detraggono dai consumi e noi risparmiamo perché è valutata bene (0.45€/kWh).

Nel secondo caso, splendido esempio di difesa dello status quo, il regime è diverso: quello che STO PRODUCENDO E RIVENDO viene pagato secondo una tariffa stabilita in una delibera per le centrali, in MW! La Delibera n. 34/05 AEEG, che stabilisce:

fino a 500.00 kWh annui, 96,4 €/MWh => 0.0964 kWh !

smile
Pensare di diventare cittadino-produttore di energia rinnovabile, economo in consumi ed esempio contro gli sprechi non è ancora possibile, semplicemente perché il legislatore si è DIMENTICATO DI FARE LA LEGGE.

In realtà mi interessa fare un ragionamento molto semplice:

Cosa succederebbe se 1.000.000 di italiani installassero 1 kW fotovoltaico?

Impostiamo il problema…

Terna ci offre la visione istantanea del sistema elettrico italiano.

Figura 1 – Domanda di elettricità in tempo reale (ore 11 AM)

Consumi_11amMag092007


si vede l’andamento del carico in Italia di 1 GIORNO. Questo grafico è quello che interessa l’ambientalista-motivato moltiplicato per il numero delle famiglie italiane.

Idealmente, con uno smart meter ognuno potrebbe conoscere i propri consumi…come il Wattson (500€ ca.). Si nota che i consumi sono trimodali – come oggi, inizio maggio – o bimodali in una tipica giornata estiva del 2003.

Figura 2 – Domanda di elettricità in una tipica giornata estiva (Fonte AEEG)

giornataestiva2003

L’ambientalista-motivato deve cercare di ripagarsi i pannelli vendendo l’elettricità prodotta. Di conseguenza guarderà la curva della sua produzione, rispetto a quella della domanda.

Figura 2 – Domanda globale e produzione fotovoltaica (offerta)

ProdvsCons

Fonte (su dati USA)

Nonostante la doppia scala, la cima della curva “a campana” è quell’elettricità, che obbligherebbe a spegnere delle centrali e per questo, credo, viene sottopagata.

Nota

Sono ben conscio che il sistema elettrico NON permette l’inserimento diretto e completo in rete di energia rinnovabile a causa dell’intermittenza. Il problema è ben spiegato da Domenico Coiante qui.

Lo scopo dell’articolo è stimolare un dibattito sulle ipotesi ed opportunità di rivalutare l’elettricità fotovoltaica che si produce e non si consuma, per stimolare la riduzione dei consumi.

E’ possibile immaginare un meccanismo che incentivi la produzione di energia fotovoltaica e aiuti la stabilità della rete?

Due elementi sono a favore:

  • il fotovoltaico produce il massimo nelle ore calde della giornata, le ore in cui la crescente diffusione dei condizionatori d’aria fa schizzare al massimo i consumi;
  • il fotovoltaico produce il massimo nei mesi estivi dell’anno, il periodo in cui la criticità della rete è massima, come si vede nella Figura 3.

Criticita

Figura 3 – Produzione e domanda annuale di elettricità (Fonte)

L’applicazione delle tariffe dello scambio sul posto all’energia ceduta in rete, puo servire alla presa di coscienza da parte dei cittadini possessori di impianti fotovoltaici: sentendosi produttori remunerati ed ecologicamente militanti essi potrebbero essere indotti ad un comportamento energetico diverso.

La remunerazione dell’elettricità fotovoltaica può generare un meccanismo di risparmio evitando, ad esempio, l’uso dei condizionatori d’aria e a più lungo termine alla diffusione di metodi per il condizionamento naturale degli ambienti, unitamente ad un comportamento globalmente responsabile.

Aggiornamenti

La legge tedesca sulle rinnovabili, da Interenergy

Il mercato tedesco del fotovoltaico e la presentazione, da qualenergia.it

Infina, so di scoprire l’acqua calda, ma segnalo che sul sito dell’Institute for Environment and Sustainability del Joint Research Center della Commisione Europea si trova il PV Estimation Utility, che calcola l’irraggiamento solare in tutti i comuni europei.

Scegliendo la tecnologia (silicio o film sottile), angolazione, giorno dell’anno ecc. vedi la stima della produzione mensile di un impianto. Un esempio da 1 kW:

1kWp_anno

Oltre a l’irraggiamento solare orario:

Sole_ora

Questo strumento, con la legge attuale che non incentiva la vendita di energia è utile, conoscendo i propri consumi, a dimensionare l’investimento in pannelli, al fine di massimizzare il risparmio; in futuro, potendo vendere in rete l’energia in eccesso a tariffe convenienti, a massimizzare il profitto.

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