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Cicli Vitali 04 – I pneumatici

pneu

Foto: Jonathan Drake/REUTERS  2002

C’è poca scelta tra le mele marce
William Shakespeare

Da l’Etat de la planète.

Oltre mezzo miliardo di auto girano sulle strade del pianeta, per farle muovere servono 1,1 miliardi di pneumatici nuovi ogni anno. Ogni pneumatico è un elemento sofisticato della tecnologia dei trasporti, lontano anni-luce dal suo antenato in pelle, il pneumatico ad aria, inventato dall’inglese Robert Thomson nel 1845. Questo modello è scomparso ma c’è un vicino parente sopravvissuto che troviamo nei pneumatici da bicicletta in caucciù, inventati poco più tardi da John Boyd Dunlop, un veterinario irlandese.

Il pneumatico inventato da Dunlop, fu adattato all’uso da auto, poi divenuto il pneumatico radiale con anima in acciaio. Dal punto di vista del ciclo di vita, mettere in produzione un pneumatico comporta la sua eliminazione poiché i 6 millimetri del battistrada si consumeranno…

Smaltimento

Dopo che un pneumatico usato viene sostituito, il che avviene 1 miliardo di volte l’anno, potrà servire a fabbricare dei sandali, dei paraurti per barche, un’altalena, un divano o anche finire sul fondo di un fiume… i destini principali sono tre:

  • molti vengono depositati in terreni ad hoc, con rischio di incendi, in attesa di essere frammentati e utilizzati per, ad esempio, la costruzione di strade antipioggia ;
  • altri vengono rigenerati, con un processo che richiede il 30% dell’energia necessaria alla fabbricazione di uno nuovo: ogni anno, negli Stati Uniti 45 milioni di pneumatici servono a fabbricare 25 milioni di pneumatici;
  • un uso più triste infine è come carburante per fabbriche di cemento, inceneritori e caldaie industriali.

Quest’ultima è una soluzione attraente ma alquanto dannosa: bruciare un pneumatico non produce neanche un sesto dell’energia necessaria a fabbricarlo. Un pneumatico è composto per l’85% di carbonio, una fonte “pura e dura” di effetto serra assicurato. Fortunatamente, degli sviluppi recenti hanno permesso di incorporare delle polveri dei pneumatici n tappeti tettoie e prodotti stampati.

Fabbricazione

Un pneumatico non è, come sembra, una ciambella di caucciù, ma una struttura complessa fabbricata per tappe da personale qualificato che utilizza macchinari costosi ed una grande varietà di materiali, tra cui il caucciù naturale, caucciù butadiene, carbone nero, butil caucciù (gomma interna), stirene butadiene (per la copertura), fibra di vetro, nylon e/o poliestere (per il cavo), acciaio nel bordo e nella cintura, oltre a svariati anti ossidanti e pigmenti. Decine di prodotti chimici sono utilizzati, 30 caucciù sintetici a base di petrolio, che costituiscono un quarto del peso del pneumatico.

Mentre per le componenti metalliche dell’automobile la tecnologia cerca di rallentare l’usura, nel caso del pneumatico è l’usura stessa la condizione del buon funzionamento, poiché l’attrito tra ruota e strada garantisce l’aderenza del veicolo.

L’idiosincrasia di fondo è che l’attrito si deve all’usura delle ruote e, nonostante si ritenga spesso che il problema ambientale dei pneumatici sia il loro smaltimento, gli studi medici più avanzati mostrano come l’impatto di un pneumatico derivi dal suo utilizzo. Vedi post.

Approfondimenti

Sul ciclo di vita vedi: Continental LCA of car tyres.

Sui limiti delle opzioni tecnologiche e la difficoltà di una strategia esaustiva vedi il rapporto del WRAP inglese Tyres Forum Report,

Il rapporto della Commissione Europea sui Veicoli in fine-di-vita (190 pag).

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