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Picco, Oh! Picco…tra il dire ed il fare

Nubia_1963

Tutto pare coincidere:

– il report Crude Oil The Supply Outlook del 22 ottobre sulle quantità prodotte in diminuzione (a conferma delle previsioni di Campbell e Bernabé del 1998);

i prezzi che si infiammano (100 $/barile per l’Indonesiano Tapis, 95 il Brent);

– il capo economista dell’IEA, Faith Birol, che afferma: “Mi dispiace dirlo ma andiamo incontro a dei tempi difficili. Molti obiettivi sono stati prefissati ma poco è stato fatto. There is a lot of talk and no action“…ed il World Energy Outlook 2007 (con approfondimenti su Cina ed India) che spiega e non risolve il pessimismo di fondo.

– i dai dell’EIA che confermano la stabilizzazione della produzione mondiale;

Vediamo un po di dati:

La produzione mondiale annuale dal 1997:
Produzione_annuale

…ed i prezzi in dollari ed euro al litro dal 2003:

Brent_Prezzi�$

Siamo davvero sicuri che il problema sia il riscaldamento globale?

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  1. 8 Novembre 2007 a 19:43 | #1

    Sono a met? del libro “Economia all’idrogeno” di Jeremy Rifkin, a fine lettura mi piacerebbe molto scambiare qualche opinione con te sull’argomento. Buon lavoro.

  2. gianfiorito
    9 Novembre 2007 a 11:22 | #2

    Volentieri. Sulla posizione di Rifkin ho scritto qualcosa un p? di tempo fa:
    http://www.locchiodiromolo.it/blog/?p=30

  3. 11 Novembre 2007 a 21:18 | #3

    Se ho ben capito, a tuo parere, il prof. Rifkin ha reso troppo semplici processi di trasformazione industriale ed economica molto complessi che richiedono molti investimenti e tempo. Giusto?

  4. gianfiorito
    12 Novembre 2007 a 15:55 | #4

    Infatti, ed in particolare non considera che l’idrogeno prodotto da metano rappresenta un’opportunit? unica per avviare la transizione, con rendimento energetico, economico ed ambientale molto positivo.

    Senza parlare di fuel cell, ma di materiale di base, quando si passa ad un carburante gassoso si mette in gioco (leggi, in commercio) una tecnologia di tubi, valvole, pompe, sensori e serbatoi che non ha paragone con quella che troviamo nelle auto e nelle stazioni di benzina.

    Infatti, il processo per aprire una stazione di GPL o metano in citt? ? ancora complicatissimo e in Italia andare a metano, se si abita in citt?, ? un problema.

    In sostanza, secondo me, ? vero che l’idrogeno rinnovabile ? lo scenario di lungo periodo, ma nel breve, quello da metano deve essere adeguatamente incentivato perche realizza la diffusione della componentistica, delle stazioni di rifornimento, dei serbatoi e delle celle a combustibile.

    Inoltre, e concludo, la visione di Rifkin mi pare troppo (influenzata dalla prospettiva) americana, per la quale la ristrutturazione radicale in senso “localistico” di economia, energia ed anche societ?, prescinde da una struttura statale forte: in America gli scenari riguardo alla crescente scarsit? di petrolio sono molto pi? catastrofisti che da noi e spesso accennano ad una dissoluzione dello stato centrale “as we know it” (vedi, ad es. Richard Heinberg). In Europa poich? gli stati e l’Unione Europea dovrebbero reggere, cos? come la rete di trasporti, elettrica, il web ecc. ne buon parte dei trasporti (ferro e veicoli leggeri) potr? essere alimentato da energia elettrica sempre pi? rinnovabile senza passare per l’idrogeno.

  5. 13 Novembre 2007 a 18:41 | #5

    Ti ringrazio, ora avr? una visione pi? larga per affrontare la seconda parte del libro (in tutta onest? la prima parte ? abbastanza noiosa). Ti scriver? quando l’avr? finito. Buon lavoro

  6. 2 Dicembre 2007 a 20:25 | #6

    Ciao, ti dispiace se da questa discussione traggo un articolo da pubblicare nel mio blog, citandoti come fonte logicamente!!

  1. 6 Febbraio 2009 a 20:32 | #1