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Micro-raffineria per rifiuti domestici

Michael R. Ladisch Direttore del Laboratorio Energie Rinnovabili della Purdue University dell’Indiana sta sviluppando un digestore flessibile che ricicla resti di cibo, carta e plastica in carburante, il cui unico sottoprodotto è della cenere.

I resti di cibo vengono avviati ad un bioreattore dove dei lieviti industriali producono etanolo, mentre carta e plastica vengono fatti bruciare in carenza di ossigeno (pirolisi) ottenendo propano e metano. Tutti i carburanti prodotti possono essere usati in motori diesel modificati.

Tuttavia, la macchina deve essere avviata parecchie ore prima con del gasolio prima che gli scarti possano essere convertiti in carburanti da gassificatore e bioreattore per autosostentare il ciclo.
Il fattore di riduzione dei rifiuti è di 30 a 1 in volume e, credo, questo sia il principale vantaggio della macchina.

“La microraffineria, progettata per l’esercito, per non lasciare tracce del passaggio dei reparti, può comunque essere utilizzata direttamente nelle città” dice Ladisch.

Il comunicato e anche Ecoblog.

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