Home > bioeconomia > Le origini della bioeconomia

Le origini della bioeconomia

Cala il Pil, le auto, le costruzioni….fosse, fosse che sia la temuta/auspicata decrescita?

E’ bene riprendere le cose dall’inizio: era il 1930 (o giù di lì) ed un giovane, brillante economista rumeno disse “no” a Joseph Schumpeter alla proposta di fare la tesi di dottorato con lui e se ne rientrò in Romania a lavorare per il suo paese, interessandosi dei pozzi di petrolio in esaurimento e dell’economia agraria (e molto altro).

Come dice Martinez-Alier: “La storia recente dell’economia ecologica sarebbe stata più facile con Georgescu-Roegen ad Harvard

Eccovi l’Introduzione de Le origini dell’economia ecologica

Nicholas Georgescu-Roegen (1906-94) è stato uno dei primi economisti ad investigare rigorosamente l’interazione tra attività economica e l’ambiente naturale alla luce della termodinamica. I suoi risultati lo resero un eterno candidato per il Premio Nobel in Economia ed egli divenne il padre di una nuova, promettente, scuola del pensiero economico, l’economia ecologica. Secondo Georgescu-Roegen, la natura consiste solo in quello che può essere percepito; oltre esistono solo astrazioni ipotetiche. Le sue idee circa la relazione tra la natura e le percezioni umane della natura lo portarono a sviluppare una particolare epistemologia centrata su valide rappresentazioni analitiche delle relazioni tra i fatti reali. Per Georgescu-Roegen, qualunque teoria economica valida deve essere una descrizione logicamente ordinata del funzionamento della realtà.

La vetta dello sviluppo teorico di Georgescu-Roegen può essere considerato il suo ambizioso tentativo di riformulazione del processo economico come “bioeconomia”, un nuovo stile di pensiero economico dialettico. La sua bioeconomia non è una nuova branca dell’economia. [Quanto] Piuttosto, una nuova disciplina che combina elementi della biologia evolutiva, economia tradizionale e l’analisi biofisica (Myernyk 1999). La bioeconomia evidenzia sempre le origini biologiche del processo economico ed i problemi umani associati con uno stock limitato di risorse accessibili, variamente localizzate ed ingiustamente appropriate. Gli aspetti importanti dell’approccio di Georgescu-Roegen al processo economico (Georgescu-Roegen 1977) possono essere riassunte come segue:

1. Il genere umano ha trasgredito dall’evoluzione biologica sviluppando un nuovo modo evolutivo in cui organi esosomatici (def. in nota 3 pag 6 pdf) vengono manufatti, invece di essere ereditati somaticamente. La produzione esosomatica è evoluta in un processo economico. L’istituzione del mercato, del denaro, del credito, delle aziende di ogni genere ed una logica interna inerente a queste stesse istituzioni è emersa in risposta alla progressiva evoluzione della natura esosomatica del genere umano. L’esistenza umana non è governata dalla biologia o dall’economia. I popoli sono divenuti completamente dipendenti dagli organi esosomatici e dalla loro produzione, giustificando la rivendicazione di Georgescu-Roegen, secondo cui la scarsità di risorse quanto quella di energia pone un limite alla sopravvivenza del genere umano su questo pianeta. La profonda preoccupazione di Georgescu-Roegen per la salvezza ecologica culmina nella sua proposta di una “Quarta legge della termodinamica”.

2. Il cambiamento qualitativo, un tema centrale delle scienze della vita, quali la biologia e l’economia, elude la schematizzazione aritmomorfica, radicata nell’epistemologia meccanicistica dell’economia neoclassica. A causa dell’emergere della novità nel processo economico, Georgescu-Roegen insiste che la realtà può essere colta solo quando l’analisi è combinata con la dialettica (Mayumi 1993). J.A. Schumpeter è stato un mentore simpatetico di Georgescu-Roegen, con il quale condivise l’idea che i cambiamenti economici più importanti sono qualitativi, non quantitativi. La visione di Schumpeter del processo economico ed, in particolare, il processo di innovazione, che anticipò l’idea del biologo Richard Goldschmidt del hopeful monster, è stata riscoperta dai partigiani della teoria dell’equilibrio puntuale nella biologia evolutiva (Gould ed Eldredge 1977).

Il recente interesse sul tema della sostenibilità ha attirato attenzione per la teoria onnicomprensiva di Georgescu-Roegen sull’economia, la società e l’ambiente, sviluppata durante la fase tarda della sua carriera, dopo il 1960. In ogni caso, il contributo originale e seminale di Georgescu-Roegen non ha ancora ricevuto l’attenzione che merita da parte dei principali economisti. L’approfondimento dei lavori giovanili di Georgescu-Roegen, in particolare quelli sulla teoria della scelta dei consumatori ed il modello dinamico di Leontief, rivelano molteplici aspetti innovativi, mai incorporati nella teoria economica standard (Mayumi e Gowdy 1999). Tali aspetti innovativi possono fornire delle soluzioni essenziali nell’investigazione delle questioni teoriche profonde, oltre che delle implicazioni politiche, della sostenibilità. Un esame approfondito dell’intero spettro dell’opera di Georgescu-Roegen e dei nuovi sviluppi teorici basati sul suo lavoro sono ora necessari. (Segue descrizione dei capitoli)

Libera traduzione da Kozo Mayumi,
The Origins of Ecological Economics
The Bioeconomics of Georgescu-Roegen
, Routhledge

Vedi in italiano Energia e miti economici di Giorgio Nebbia e 100 anni di Georgescu-Roegen.

Be Sociable, Share!
Categorie:bioeconomia Tag:
  1. Nessun commento ancora...
  1. Nessun trackback ancora...