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Il passato, il presente ed il futuro

Berlinguer

Berlinguer aveva intuito il futuro.

L’austerità è il mezzo per contrastare alle radici e porre le basi del superamento di un sistema che è entrato in una crisi strutturale e di fondo, non congiunturale, di quel sistema i cui caratteri distintivi sono lo spreco e lo sperpero, l’esaltazione di particolarismi e dell’individualismo più sfrenati, del consumismo più dissennato. L’austerità significa rigore, efficienza, serietà, e significa giustizia; cioè il contrario di tutto ciò che abbiamo conosciuto e pagato finora, e che ci ha portato alla crisi gravissima i cui guasti si accumulano da anni e che oggi si manifesta in Italia in tutta la sua drammatica portata

da ASPO.

Il testo rappresenta una inedita conciliazione tra sinistra ed ambientalismo, sintesi di socialismo e bioeconomia, unione vincente del rosso e del verde.

Nell’ottica dell’austerità, infatti, Berlinguer supera il tradizionale produttivismo dei partiti comunisti, cercando di intravedere un possibile sviluppo qualitativo e “sociale” negli stili di vita naturalmente parsimoniosi della società italiana, di cui la sua Sardegna, è da sempre portatrice.

La parsimonia, il recupero del valore della semplicità anticonsumistica, l’affermazione della qualità del lavoro e delle relazioni sociali sono la chiave di volta per la risoluzione dei dualismi tra crescita ed ambiente, tradizione cristiana e socialista ed anche tra modernità e tradizione, che il Partito Democratico cerca di risolvere nella ricerca della sua identità.

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