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Archivio per Ottobre 2008

Il nesso tra crisi finanziaria ed energia

8 Ottobre 2008 Nessun commento

silvercity

Foto da fotocommunity

Con un pò di ritardo (originale di Goldstein è di ferragosto) ecco quì: i mutui non pagati sono quelli di chi abita dove deve usare MOLTO la macchina.

In altri termini, gli insolventi sono gli americani che hanno comprato casa senza considerare che avrebbero speso sempre di più per andare al lavoro: mutui per case nuove e non servite da trasporto pubblico. Al contrario, i valori delle case in città tengono..

Posso, comunque, vantarmi di aver detto quasi un anno fa – post, pdf (pag. 4) – che i consumatori scelgono l’auto chiudendo gli occhi sui costi variabili che si stanno accollando.

Penso sia esercizio utile la stima del (dis)valore di una casa/quartiere/città a seconda della presenza o meno di trasporto pubblico (o di piste ciclabili con l’opzione dell’intermodalità con il TPL).

La chiave dell’analisi deve essere la stima della soglia decisionale (funzione di qualità del servizio, capillarità, ecc) oltre la quale “non si può fare a meno dell’auto”.

Da Switchboard:

La crisi di credito non è dovuta solo ai mutui subprime […] le insolvenze non sono casuali: hanno un modello molto chiaro che è stato misteriosamente trascurato dal settore finanziario. Le insolvenze sono localizzabili nei posti in cui la necessità usare l’auto è molto alta – i sobborghi con trasporto pubblico rado o assente. Le aree urbane con alta densità abitativa, con buona possibilità di muoversi a piedi (walkability) e buoni servizi di trasporto sono state in gran parte immuni dalla crisi del credito.

I dati suggeriscono che più è basso il costo dei trasporti in auto di una determinata zona, più bassa la probabilità d’insolvenza. Una politica energetica razionale prenderebbe in considerazione le spese per i trasporti al momento di sottoscrivere il mutuo, evitando gran parte, se non tutto il rischio che ora affligge l’economia.

Per quanto riguarda i bassi risparmi degli ultimi 35 anni, si rileva che, dalla crisi energetica del 1973, i redditi mediani degli Americani sono cambiati poco, mentre l’uso dell’auto è aumentato sempre. Allo stesso tempo, le città e le periferie si sono sviluppate riducendo la densità abitativa, la walkability ed il TPL. Questa dinamica ha condotto all’aumento della necessità di guidare per mantenere la stessa qualità della vita.

Guidare costa: le spese per l’auto erano il 18% della spesa delle famiglie anche quando la benzina costava $1.50/gallone (0,25 €/litro!!) e questo si confronta con il 21% destinato all’alloggio (considerando solo la casa, non le utenze, l’arredamento, ecc.). Con la benzina a $3,78/gallone, se le spese salgono è normale che il risparmio scenda.

Grazie a Petrolio.

Stampa ‘sti soldi Jack

7 Ottobre 2008 Nessun commento

Sembra uno scherzo (devo verificare le fonti) ma sembra che la soluzione della FED per “rilanciare” sia di mettersi a stampare biglietti verdi.

L’offerta statunitense di denaro M3 è aumentata vertiginosamente da marzo 2008.

m3

da SGEnergyCrisis e Lowem.

Grafico: Nowandfutures

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Notizie 7 ottobre 2008

7 Ottobre 2008 Nessun commento

Il Problemino del Capitalismo di Thomas WALKOM da comedonchisciotte;

Aumentano le concentrazioni di Ozono a terra, di Natasha Gilbert da Nature;

Lo studio dell’Accademia Britannica delle Scienze avverte che il limite dell’OMS di 50ppm potrebbe essere sbagliato: 35 sono sufficienti per mettere a rischio la produzione agricola e la salute pubblica. 21.000 morti l’anno in Europa sono attribuibili all’ozono. Per avere impatto sull’agricoltura sono suffucienti 40 ppm. Nel 2000 la perdite agricole attribuibili all’ozono sono state stimate a 6,7 miliardi di euro.

Peter Cox, a climate scientist at the University of Exeter, UK, and one of the authors of the study says, “We found that ozone will have a significant impact on human health and crop yields, which is especially important as we try to figure out how to feed the world.”

Raccolta differenziata a Napoli ancora al 12,60%, di Simona Cipollaro da ecodallecitta;

Crisi, Cogliati (Legambiente): Leggiamola attraverso il prisma dell?interesse generale, di Vittorio Cogliati Dezza, da greenreport;
Sostenere che l?ecologia sia una zavorra, piuttosto che un fattore di sviluppo e competitivit?, ? una dimostrazione di arretratezza culturale e di ristrettezza di vedute che stende un?ombra inquietante sul sistema imprenditoriale italiano, tanto pi? che queste considerazioni sono state espresse proprio da chi dovrebbe rappresentare il futuro del management italiano.

Perch? la gente ama le auto aggressive;

Aumentano le malattie respiratorie Bambini e adolescenti pi? a rischio, da lanuovaecologia
Allarme di pneumologi e specialisti riuniti a Berlino per il il diciottesimo Congresso continentale di malattie respiratorie (Ers): solo in Italia, bronchite cronica e asma bronchiale colpiscono oltre 4 milioni di persone (il 6,4% della popolazione).

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Make love, not Co2

7 Ottobre 2008 Nessun commento

Ottimo spot educativo dall’Unione europea..

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I nuovi miracolati italiani del Berlusconi III

7 Ottobre 2008 Nessun commento

di Stefano Lenzi
Alitalia, alta velocit?, concessionarie autostradali, nucleare e Ponte sullo Stretto: come il governo Berlusconi giova al progresso degli oligopoli degli amici

Se si vuole far chiarezza nell?analizzare le politiche e gli atti nei ?primi cento giorni? del terzo governo Berlusconi forse va la pena porsi la semplice domanda: cui prodest, a chi giova? A chi giovano i provvedimenti assunti nel settore dei trasporti o in quello energetico con il rilancio del nucleare, volendo affrontare il problema da un punto di vista ambientalista, ma attento anche allo spreco delle risorse economico-finanziarie?

Segue su Sbilanciamoci.info

Categorie:politica Tag:

5 Ragioni per NON fare le piste ciclabili su marciapiedi

6 Ottobre 2008 5 commenti

Ragione no. 1 Manteniamo le nostre priorità ben stabilite

In una visione di mobilità sostenibile e di una città giusta ed equa, le priorità infrastrutturali dovrebbero essere:

1. pedoni e persone con handicap
2. ciclisti
3. chi usa il trasporto pubblico
4. automobilisti

Ragione no. 2 la maggior parte dei nostri marciapiedi non sono abbastanza ampi nemmeno per i pedoni

Come stabilito nei regolamenti internazionali, in genere il marciapiede deve avere almeno 1.5 metri di larghezza libera da ostacoli (la “pedestrian zone” nella figura) perchè due persone si possano incrociare senza interferenza; nelle strade principali a maggiore densità la larghezza deve essere almeno 2.5 metri e di 3 nelle zone commerciali (senza contare lo spazio dei palazzi e degli alberi).

ITDP_cycleSidewalks

Ragione no. 3 non deve esserci conflitto tra ciclisti e pedoni

Una pista ciclabile ha bisogno di almeno 1.5 metri, quindi, se non si hanno a disposizione oltre 4 metri ed una bassa densità di pedoni, come lungo i fiumi o in alcuni parchi, progettando una pista ciclabile sul marciapiede, si creerà un conflitto tra pedoni e ciclisti.

Ragione no. 4 la bicicletta è un programma serio di mobilità urbana, non deve essere visto come un giocattolo. Deve essere visto come un mezzo di trasporto e come tale essere integrato e protetto nel flusso dei mezzi di trasporto

In genere i ciclisti preferiscono andare sulle pista ciclabile dato che :

a) riescono a raggiungere maggiore velocità
b) hanno meno ostacoli (pedoni, palazzi, vegetazione, ecc)
c) possono raggrupparsi e uscire con maggiore facilità agli incroci

Ragione no. 5 Verso una sostenibilità, convivenza e visibilità

Visto tutto quanto detto sopra è meglio togliere spazio all’automobilista a favore di un mezzo non inquinante, sicuro e che incoraggia l’attività fisica quale la bicicletta. Inoltre gli automobilisti devono imparare a convivere e rispettare i ciclisti, soprattutto quando sono meno visibili per l’automobilista (si pensi soprattutto alla svolta a destra agli incroci)

Via | ITDP

Categorie:bici Tag:

Gowdy sull’origine dell’homo economicus

3 Ottobre 2008 Nessun commento

Un testo di John Gowdy, Production theory and peak oil: collapse or sustainability? (pdf 11 pag) propone una identificazione e caratterizzazione delle dinamiche culturali e materiali alla base dell’homo oeconomicus.
Secondo Gowdy, tutte le culture sono guidate da miti che danno significato ed obiettivi alle vite di ciascuno. Condizionate come sono da vincoli sociali, biologici ed ecologici, i miti possono essere una forza propellente ed unificante al tempo stesso, che porta all’affermazione di una cultura, unificando, consolidando e canalizzando gli schemi di comportamento che portano le società ad affermarsi le une rispetto alle altre.
Gowdy cita Shalin, che riporta l’homo oeconomicus a due idee profondamente radicate nella cosmologia Occidentale. La prima è la nozione di peccato originale, l’idea che il genere umano sia condannato all’eterno tormento a causa dei loro insaziabili desideri carnali. La seconda è l’ordine naturale, l’idea che le azioni spontanee di agenti isolati tra loro, porteranno comunque a un equilibrio armonioso.

La manifestazione economica di tutto questo è che gli uomini sono improntati di una natura aggressiva e solitaria, ma che possono essere redenti dal libero mercato, il cui scopo teleologico è trasformare l’egoismo individuale in armonia sociale.

L’uomo economico è il peccatore ed il mercato la sua strada alla salvezza.

L’uomo economico nasce dal buon selvaggio dell’epoca Vittoriana e dallo stato di natura originario, nel quale gli esseri umani conducevano un’esistenza pura e libera dai vincoli sociali, scriveva Hobbes (1651, citato in Bowles 1998, p. 75)

I trasporti sono i peggiori inquinatori

2 Ottobre 2008 Nessun commento

Come ho detto mille volte, sono i motori a scoppio gli zozzoni di oggi, sono tanti inefficienti, pericolosi e costosi.

Transport remains a major source of air pollutants

Road transport remains the single main source of a number of harmful pollutants, according to a recent report from the European Environment Agency. Vehicles remain the largest source of nitrogen oxides (NOx), carbon monoxide (CO) and non-methane volatile organic compounds (NMVOCs), and the second-most important source of fine particulate emissions (PM10 and PM2.5) in the EU-27.

Prosegui la lettura…

Categorie:auto, particolato Tag:

Notizie 1 ottobre 2008

1 Ottobre 2008 Nessun commento

Xerox inventa la stampa che dura 24 ore;

Il museo ecologico di Renzo Piano;

Assestamento forestale e forno a legna per il pane; tutti di Lumachina da Ecowiki.

I prezzi dell’energia rimarranno alti, lo dice BP (Energy prices stronger for longer), da Euractiv;

Quant’? bella la Honda Clarity a idrogeno, da GreenYahoo;

Obama e McCain parleranno di idrogeno al Fuel Cell Seminar & Exposition di Phoenix, da Hydrogen Cars & Vehicles;

Stufo delle bollette? Guardati i dettagli (tecnici ed economici) della turbina eolica Venturi della Home Energy, da TheEngineer.

Le citt? sono la soluzione e non il problema dei cambiamenti climatici;

Dulcis in fundo: Essere verdi rende felici, lo studio; da Scientific Blogging

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Roma resiste

1 Ottobre 2008 Nessun commento

Visto che Parma, città più ricca d’Italia ci conferma che i soldi rincoglioniscono, quì a Roma (città parecchio rincoglionita ma con meno soldi pro capite) rivendichiamo la possibilità di divertirci con due lire in ambienti bucolici..in pieno stile “romolesco”.

Flyer

Auguri!

Categorie:politica Tag: