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Un tuffo nel deserto Saudita

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L’autorevole The Oil Drum propone una importante analisi sulla produzione petrolifera dell’Arabia Saudita. Con dati molto freschi, o “caldi” secondo i punti di vista, Stuart Staniford sostiene che dalla fine del 2004 il paese è entrato nella fase di declino della produzione di petrolio e non può più svolgere la funzione di regolatore del mercato (“swing producer”). Tale ruolo è stato evidente dal 2002, in una fase in cui le economie, in crescita dopo la crisi del 2001, hanno aumentato la domanda di petrolio.

Tra il 2003 e 2004, le economie di Cina ed India hanno potenziato la domanda, ma, afferma Staniford, il Reame Saudita, nonostante il considerevole aumento della primavera del 2004, non è riuscito a mantenere il prezzo intorno ai desiderati 22-28 $ al barile. Il declino di produzione è iniziato alla fine del 2004.

Nonostante il megaprogetto Qatif/Abu Sa’fah da 800.000 barili/giorno la produzione totale del paese non ha più raggiunto il livello di inizio 2004. L’autore prevede, CON IL TREND ATTUALE, UN DIMEZZAMENTO DELLA PRODUZIONE NEI PROSSIMI 5 ANNI, anche se è probabile la messa in produzione di pozzi minori per rallentare la discesa…

L’articolo completo in inglese.

Vedi anche la Legge Irachena sul Petrolio dal Blog PetrolioBlogosfere (uno sguardo dal picco) IraqOilLaw

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