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Posts Tagged ‘weo 2008’

Petrolio – comparando previsioni e spulciando nell’ottimismo dell’AIE

16 Febbraio 2011 Nessun commento

Si può formulare la regola che quanto più l’esercizio del potere è antico, tanto più apparirà benevolo, mentre quanto più recente ne è l’assunzione, tanto più apparirà innaturale e perfino pericoloso. John Kenneth Galbraith

Ora che aspettiamo le dimissioni di B. dopo quelle dello zio di Ruby e dell’altro ladrone Ben-Ali, vi propongo un grafico, che non invita a festeggiare. Lo so.

Il grafico è tratto da Oil futures: A comparison of global supply forecasts
riassume le principali previsioni relative alla produzione mondiale di petrolio al 2030.

E’ importante notare che (solo) 5 su 13 prevedono un picco prima del 2030.

Tutti gli altri ritengono che i nuovi giacimenti da sviluppare (off-shore, ultra profondi, sabbie bituminose) più che compenseranno il calo di quelli già sulla via del tramonto. E sono tanti e grossi.

Le 13 previsioni

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WEO 2009 e il Ministero dell’Ambiente

19 Novembre 2009 Nessun commento

OilwatchNov09_figure5_WorldCrude

Grafico da Oilwatch monthly

E’ appena uscito il World Energy Outlook 2009 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, che,

  • si concentra su come far fronte ai cambiamenti climatici,
  • chiamando investimenti in R&S
  • per fare fronte all’esaurimento dei pozzi esistenti.

Scrissi dell’edizione 2008 qui, qui e qui.

Alla presentazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ieri 18 novembre, c’era tutto il Gotha dell’energia italiana e Fatih Birol dell’AIE.

Le cronache riportano le opinioni di Corrado Clini,  potente DG del ministero dell’Ambiente, secondo cui il Weo 2009 “indora la pillola”, volendo far credere che per i paesi Opec non ci saranno ripercussioni negative dall’adozione di politiche energetiche internazionali più “verdi”, mentre i paesi produttori starebbero esercitando pressioni per evitare che il ruolo dei combustibili fossili venga compresso.

Nello scenario 450 da qui al 2030, l’Aie prevede una riduzione del 75% dei combustibili fossili.

Questo, secondo il DG, “non potrà essere indolore per i paesi Opec per le ripercussioni negative dall’adozione di politiche energetiche internazionali verdi”, che avverte il rischio di “letture romantiche” del rapporto AIE.

Commento: perché si agita lo spauracchio dei “paesi Arabi”? Perché si parla di “dolore” (di diminuire l’uso del petrolio, di cambiare)?! …di “lettura romantica”?

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Energia a colori

12 Novembre 2008 3 commenti

Ecco dunque un po di grafici dalle Previsioni Mondiali dell’Energia 2008 (anche quì).

La produzione passata secondo l’età dei giacimenti

Produzione mondiale per età dei giacimenti

La produzione futura dei diversi tipi di petrolio e gas nello scenario di riferimento
Produzione futura per tipologia di prodotto

I tassi di declino della produzione per regione

Tassi di declino per regione

I prezzi nominali e reali

Prezzi nominali e reali

Quousque tandem il barile a 55$?

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Ossimori Magni: un Kuwait l’anno e 50$/barile

12 Novembre 2008 Nessun commento

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WEO 2008: il mondo deve trovare 64 milioni di barili al giorno (23.300 miliardi di barili/anno) di petrolio entro 2030, equivalente alla produzione del Kuwait ogni anno, per far fronte sia al previsto aumento della domanda che al declino dei giacimenti attuali.

L’Agenzia Mondiale dell’Energia prevede un aumento dell’1 per cento l’anno da quì al 2030, mentre il declino dei pozzi attuali accelererà dal 6.7 per cento al 8.6 per cento. Occorre un investimento “rapido ed adeguato” nella produzione petrolifera affinché l’offerta sia sufficiente. Questo dirà oggi l’IEA nella presentazione del World Energy Outlook 2008 a Parigi.

“Rimane il rischio reale che investimenti insufficienti causino una crisi dell’offerta petrolifera entro il 2015, mentre accelera il declino di produzione dei giacimenti maturi” dice l’IEA, che aggiunge: “La forbice fra ciò che si sta costruendo oggi ed il minimo necessario per stare al passo con la domanda si sta allargando, i problemi arriveranno dal 2010 in poi”.

RIPETO: 64 milioni di barili al giorno sono necessari per mantenere l’offerta, rimpiazzando i pozzi che si svuotano.

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