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Il bello di abbandonare l’auto (e guadagnarci)

Gli erbivori mangiano le piante, le tigri mangiano gli erbivori e quando le tigri muoiono i loro corpi sono ‘consumati’ da altre creature viventi così da chiudere il circolo nutritivo. In termini analoghi, quindi, la parte iperciclica è paragonabile al processo di produzione della produzione ed una parte dissipativa al processo di produzione del consumo. Kozo Mayumi

Diminuire l’uso dell’auto andando a piedi o in bicicletta migliora sia la nostra salute che l’ambiente. Un recente studio quantifica questi benefici in termini finanziari al fine di guidare progetti e politiche dei trasporti. La ricerca dimostra come i vantaggi derivanti da una maggiore attività fisica superano i costi di una maggiore esposizione all’inquinamento atmosferico.

Vi sono innumerevoli effetti, non facili da valutare, del passaggio a un mezzo di trasporto attivo. Studi precedenti, hanno dimostrato che l’impatto sulla salute derivante dall’attività fisica e dal minore l’inquinamento atmosferico può essere stimato efficacemente in termini di tassi di mortalità.

I ricercatori hanno modellizzato quattro diversi risultati del trasporto attivo in Europa con dati di studi precedenti:

  1. il beneficio in salute dell’attività fisica
  2. il cambiamento nell’esposizione all’inquinamento atmosferico degli individui
  3. i benefici in salute per la popolazione in generale della riduzione dell’inquinamento
  4. i cambiamenti relativi agli incidenti.

Per misurare gli impatti su una scala comune è stata impiegata una valutazione monetaria. La valutazione degli incidenti mortali è basata sul valore della mortalità evitata di 1,6 milioni di € (il calcolo-tipo impiegato per misurare gli incidenti da traffico nell’UE). Per l’attività fisica e l’inquinamento atmosferico, la valutazione della mortalità è basata sul cambiamento della speranza di vita, prendendo il valore di un anno di vita (value of a life year, VOLY) di 43,801€.

Per gli individui che passano dall’auto alla bicicletta, il vantaggio in salute è stimato a 1.310€/anno, con un beneficio nell’arco della vita di 52.418€. Il beneficio in termini di salute pubblica derivante dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico è di 33€/anno a persona. C’é tuttavia un valore negativo di -19€/anno per i ciclisti a causa della maggiore esposizione all’inquinamento mentre pedalano.

Questa è una stima standard, ma di grande variabilità a seconda delle condizioni specifiche locali e, in alcuni casi il valore può essere positivo (= minore esposizione all’inquinamento, NdT). Un valore negativo di -53€/anno deriva dalla maggiore frequenza di incidenti mortali mentre si pedala.

Per chi sceglie di andare a piedi, i benefici dell’esercizio fisico sono stimati a 1.192€/anno, con un costo del cambiamento dell’esposizione all’inquinamento dell’individuo di -15€/anno.

Un beneficio sostanziale di salute personale si registra per gli individui che cambiano mezzo di trasporto grazie all’aumento dell’attività fisica e questo comporta anche un aumento dell’esposizione all’inquinamento. In ogni caso, i ricercatori suggeriscono che ciò potrebbe essere evitato se le biciclette viaggiassero su corsie separate (= PISTE CICLABILI, NdT) con livelli inferiori di inquinamento.

Benefici e perdite del passaggio dall’auto alla bici (€/anno)

Nelle grandi città esiste un evidente beneficio per l’intera popolazione dovuto alla riduzione dell’inquinamento. Tuttavia, nelle aree rurali o le città minori il beneficio pubblico è minimo.

In conclusione, i benefici di pedalare o camminare in termini di effetti dell’attività fisica sul corpo superano di molto ogni possibile aumento dell’esposizione all’inquinamento.

In ogni caso si deve fare di più per ridurre l’incidentalità dei ciclisti. I ricercatori suggeriscono che i risultati dello studio possono essere applicati a molte grandi città e zone rurali. In particolare, le stime possono essere impiegate per valutare la necessità di politiche e progetti di trasporto, quali programmi di bike sharing e reti ciclabili nelle grandi città.

Source | Rabl, A., de Nazelle, A. (2011) Benefits of shift from car to active transport. Transport Policy 19: 121-131. science

Originale | http://ec.europa.eu/environment/integration/research/newsalert/pdf/274na5.pdf

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